mormorio
mormorìo s. m. [der. di mormorare]. – 1. a. Rumore lieve e prolungato di acque che scorrono, di rami e foglie mossi dal vento, e sim.: Sentesi un grato m. dell’onde (Poliziano); il m. della [...] ; il passaggio della diva destò un m. d’ammirazione tra la folla; Fremiti di furor, mormorii d’ira, Gemiti di chi langue e di chi spira (T. Tasso). b. Anticam., lo stesso che mormorazione: non curar de’ disonesti m. del popolazzo (Boccaccio). ...
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mezzo
méżżo agg. [continuazione di un *mētius, allotropo del lat. mītis «mite», o di un compar. neutro mītius, con il sign. di «piuttosto maturo»]. – 1. a. Detto di frutti carnosi troppo maturi, nei [...] com. Zuppo d’acqua, bagnato fradicio: aveva i vestiti m., le scarpe m.; era tutto m. quando arrivò a casa; fig.: esser m. di vino; era ubriaco m., e simili. Sostantivato, in usi letter.: Così girammo de la lorda pozza Grand’arco, tra la ripa secca e ...
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fustagnaio
fustagnàio s. m. [der. di fustagno], ant. – Chi fa o vende i fustagni: dalla piazza de’ Mercanti, la marmaglia insaccò, per quell’altr’arco, nella via de’ fustagnai (Manzoni). ...
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mortifero
mortìfero agg. [dal lat. mortĭfer (o mortifĕrus) -ĕri, comp. di mors mortis «morte» e -fer «-fero», calco del gr. ϑανατηϕόρος], letter. – Che provoca o può provocare la morte: la m. pestilenza [...] il terreno era sparso (Manzoni), i cenci e i cadaveri degli appestati. Talvolta, che annuncia la morte, che è presagio di morte: La lugubre e m. cometa (Caro). Con sign. analogo a mortale: Il m. duol de la ferita (T. Tasso); la noia, madre per me di ...
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marsigliese
marsigliése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla città di Marsiglia, nella Francia merid.: il porto m.; dialetto m. (o assol. il marsigliese); zuppa di pesce alla [...] da C.-J. Rouget de Lisle nel 1792, cantato per la prima volta dai volontarî marsigliesi al momento della loro entrata a Parigi, in quello stesso anno, e decretato inno nazionale nel 1795. b. Tipo di tegola piana (anche come agg., tegola m.) con due ...
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sviamento
sviaménto s. m. [der. di sviare]. – Il fatto di sviare, di sviarsi. Raro in senso proprio (lo s. del traffico), è usato come termine tecnico, esclusivam. in riferimento a ferrovia, per deragliamento; [...] ; lo s. dei giovani; lo s. dallo studio; sul principio ci fu un po’ d’incaglio per la scarsezza de’ lavoranti e per lo s. e le pretensioni de’ pochi ch’eran rimasti (Manzoni). Nel linguaggio giur., s. di potere, esercizio di un potere da parte di un ...
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mosano
moṡano agg. – Relativo al fiume Mòsa e al territorio da esso attraversato (Francia orient., Belgio merid. e Paesi Bassi). Arte m., quella fiorita dall’inizio del 12° sec. ai primi decennî del [...] Mosa, che vide lo sviluppo eccezionale della toreutica e dell’oreficeria, ma che in alcuni suoi rappresentanti (René de Huy, Nicolas de Verdun) andò molto al di là della produzione artigiana, affrontando in modo originale problemi che si riveleranno ...
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corona
coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, [...] fig., letter.: per corona de’ nostri mali (Leopardi); la splendida conclusione, quasi la c. di una grande civiltà (F. De Sanctis). 4. In arti un ciuffo. Dim. coroncina (v.), meno com. coronèlla (v.), coronétta; accr., poco com., coroncióne m. ...
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duca
s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, [...] è chiamato con questo titolo nella Divina Commedia); anche fig.: Aristotile è maestro e d. de la ragione umana (Dante). b. Condottiero, duce: il gran d. de’ Greci (Dante), Agamennone. 2. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di ...
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cinto2
cinto2 s. m. [lat. cĭnctus -us, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. Cintura: Qui [vedi] le donne alle veglie lucenti De’ monili far pompa e de’ cinti (Manzoni). In partic.: c. verginale, cintura [...] di lana che portavano le fanciulle greche e che veniva sciolta dallo sposo la prima sera delle nozze; di qui, fig., togliere o sciogliere il c. verginale, togliere la verginità; c. di castità (v. cintura, ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...