ristorare
v. tr. [lat. restaurare; cfr. restaurare] (io ristòro, ecc.). – 1. ant. Restaurare: r. una città, una chiesa rovinata. Fig.: r. l’ordine, la disciplina. 2. letter. Di danni, ripararli, compensarli, [...] un dolore che le si è arrecato: io son venuta a ristorarti de’ danni li quali tu hai già avuti per me (Boccaccio); Pur riposo ristorante (cfr. il più com. ristoratore); frequente come s. m. (v. ristorante). ◆ Part. pass. ristorato, anche come agg., ...
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timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, [...] manca il t. di Dio, conviene o che quel regno rovini, o che sia sostenuto dal t. d’uno principe che sopperisca a’ difetti della religione (Machiavelli); c’è bene a questo mondo de’ birboni, de’ prepotenti, degli uomini senza timor di Dio (Manzoni). ...
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stonamento
stonaménto (ant. stuonaménto) s. m. [der. di stonare1 (ant. stuonare)]. – Lo stesso, ma meno com., che stonatura, come fatto di stonare: l’amico sciolse de’ canzoncini villerecci ... con de’ [...] stuonamenti da far vergogna alla musica italiana (C. Gozzi) ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] vita terrena; i beni t.; la potenza, la gloria t.; Platone, de li beni t. non curando, la reale dignitade mise a non calere ( spirituale. 3. Liturgia t., o anche soltanto il temporale s. m., la parte più importante dell’anno liturgico: ha per centro ...
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municipio
municìpio s. m. [dal lat. municipium, comp. di munia «doveri» e tema di capĕre «assumere»]. – 1. Come termine storico: a. Nella Roma repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.), la città assoggettata [...] di riunione degli organi rappresentativi (ted. Rathaus; fr. Hôtel-de-Ville; ingl. Town Hall), che fu spesso l’edificio le sedute del consiglio: andare, presentarsi al m.; un ricevimento in m.; sposarsi in m., secondo il rito civile. c. Sede ...
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forma-partito
loc. s.le f. Progetto ideale, strutturale e organizzativo sul quale si basa un partito politico. ◆ quali erano le ragioni profonde del fascino morale e intellettuale esercitato da un mondo [...] masse che hanno sorretto le forme-partito affermatesi nel Novecento? (Giovanni De Luna, Stampa, 3 maggio 2006, p. 27, Società e 8, Primo piano).
Composto dal s. f. forma e dal s. m. partito.
Già attestato nella Repubblica del 25 aprile 1984, p. 5, ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, [...] plur., gli a., l’argenteria: gli a. della chiesa; museo degli a., raccolta degli oggetti d’argento e preziosi appartenenti alla casa de’ Medici, disposta in Palazzo Pitti a Firenze. 2. Usi fig.: a. D’argento, bianco o lucente come l’argento: raggio d ...
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tino1
tino1 s. m. [lat. tīnum] (pl. -i; tosc. ant. o pop. le tina). – 1. Recipiente di legno (castagno, quercia, larice, abete, ecc.), costituito da doghe tenute insieme da cerchiature di ferro, destinato [...] di piccola convergenza, più raramente cilindrica o a tronco di cono rovesciato: per le vie del borgo Dal ribollir de’ tini Va l’aspro odor de i vini L’anime a rallegrar (Carducci). Tipi particolari di tini sono il tino-botte, utilizzato oltre che per ...
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aide
‹èed› s. m., fr. [der. di aider, che è il lat. adiutare «aiutare»]. – Termine del linguaggio feudale che all’origine indicò il soccorso pecuniario che ogni vassallo era tenuto a dare al proprio [...] , in occasione del matrimonio di una figlia del signore, a. de chevalerie per l’ordinazione a cavaliere di un figlio, ecc.); con l’ascesa dell’istituto monarchico l’aide divenne istituzione regia e tese a trasformarsi in un’imposta: di qui trassero ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, [...] un virtuoso p. di sei mesi (C. Gozzi); il p. poi del Petrarca a me pare una favola, perché più d’un luogo de’ suoi versi dimostra evidentissimamente che il suo amore era come quello di tanti altri, sentimentale sì, ma non senza il suo scopo carnale ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...