gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] sign. che si conserva nei comp. gentiluomo, gentildonna): Onde uscì de’ Romani il gentil seme (Dante); Latin sangue g. (Petrarca tale pianta: pera, mela, fico g.; il gentile, s. m., la marza, cioè la parte di pianta che viene innestata sul selvatico ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di [...] E non con Saracin né con Giudei (Dante); Ne li ripari entrò de’ Saracini Marfisa con Ruggiero a salvamento (Ariosto). 2. Come agg.: a lento Tra il murmure d’ulivi saraceni (Quasimodo). 3. s. m. In numismatica, nome con cui fu chiamato il dinar arabo, ...
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bucolico
bucòlico (ant. buccòlico) agg. e s. m. [dal lat. bucolĭcus, gr. βουκολικός «pastorale», der. di βουκόλος «pastore di buoi»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla bucolica; poesia b., genere b., poeta [...] b.; cantor de’ buccolici carmi (Dante), detto di Virgilio. Dieresi (o anche, impropriam., cesura) b., nella metrica classica, . estens. Che evoca il tono e l’ambiente della poesia bucolica, quindi pastorale, idillico. 3. s. m. Poeta di carmi bucolici. ...
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protettore
protettóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo protector -oris, der. di protegĕre «proteggere», part. pass. protectus]. – 1. s. m. a. Chi protegge, chi agisce in difesa o in soccorso [...] a costituirsi come un p. degli oppressi, e un vendicatore de’ torti (Manzoni); o chi, fornendo i mezzi necessarî, favorisce direzione generale non avrebbe ottenuto il trasferimento. b. s. m. Termine usato in passato per indicare chi manteneva una ...
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romagnolo
romagnòlo (letter. romagnuòlo) agg. e s. m. – 1. (f. -a) Della Romagna, regione geografica e storica dell’Italia nord-orientale, attualmente sottoregione amministrativa (all’interno della regione [...] assol., come s. m., il romagnolo). Sangue r., titolo di un noto «racconto mensile» del Cuore di E. De Amicis. Anche sostantivato, solito bigio. 3. ant. Panno r., o assol., come s. m., romagnolo, speciale tipo di panno di lana, grosso, folto, di ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi [...] ’estrazione delle palle di fucile dalla profondità delle ferite; così chiamato perché proposto nel sec. 16° da tale Alfonso de’ Ferri, napoletano. 3. s. m. Moneta d’oro del valore di un ducato e mezzo fatta coniare da Alfonso il Magnanimo a Gaeta nel ...
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preterito
pretèrito agg. e s. m. [dal lat. praeterĭtus, part. pass. di praeterire «preterire»], ant. o letter. – 1. agg. Passato, trascorso: il tempo p., le p. età; o che si riferisce al passato: rammentare [...] cosa sapere dei suoi p. casi (Boccaccio). 2. Come s. m., il p., il passato: grato [= gratitudine] che mai non uomini vissuti in età passate. 3. Nell’uso fam. e scherz., come s. m., il p., il deretano, il sedere: se tornano i Napolitani, colui andrà a ...
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bugiardo
agg. e s. m. (f. -a) [der. di bugiare2, col suff. settentr. -adro, poi -ardo]. – 1. Che dice bugie: un ragazzo b.; quanto sei bugiarda!; restare, rimanere b., essere scoperto per b., essere [...] conosciuto), da nessuno è mai creduto. 2. a. Falso, ingannevole: Nel tempo de li dèi falsi e b. (Dante); lodi, lacrime, scuse, affermazioni bugiarde. b . ◆ Dim. bugiardétto, bugiardino, anche come s. m., con accezione partic. (v. la voce), bugiardèllo ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] sta facendo o che si deve fare: E m’hai smagato dalla nostra chiesa (F. M. Martini); più frequente come intr. pron., distogliersi meo core, e’ miei occhi smagati [= indeboliti] Rimasi son de la lor luce scuri (Cino da Pistoia). Nell’uso letter. ...
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spettrale
agg. [der. di spettro]. – 1. Che ha le caratteristiche, l’apparenza di uno spettro, che è simile a uno spettro: a un tratto un rumor di passi, l’apparizione d’una figura disfatta, spettrale [...] (De Roberto); avere un aspetto s., essere ridotto in pessime condizioni fisiche. Per estens., luce s., livida, irreale e, a 3000 K per le M (i tipi O e B vengono spesso indicati come stelle calde o blu mentre le K e M sono indicate come stelle fredde ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...