menda1
mènda1 s. f. [lat. mĕnda, forma parallela a mĕndum (dello stesso sign.: v. mendo), di etimo ignoto], letter. – Difetto non grave, soprattutto in opere d’arte o di letteratura, o anche in prodotti [...] del lavoro e della tecnica: rilevare, correggere le m.; opera piena di mende. Meno com. riferito a persona: ognuno di noi ha qualche m.; anticam., colpa morale, peccato: Facendo celebrargli offici e messe, In remission de le passate m. (Ariosto). ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] parte alta, più elevata: l’a. della casa, del monte, della città; assol. l’a., il Cielo: ispirazione venuta dall’a.; De l’a. scende virtù che m’aiuta (Dante). Nell’uso letter. ant., l’alto, il mare (cfr. lat. altum): Fa entrar ne l’a. e abandonare il ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica [...] italici cor non è ancor morto (Petrarca); In quella parte de la terra prava Italica ... (Dante). In denominazioni storiche, in tipografia, il carattere corsivo aldino. Con uso di s. m., o anche con valore avverbiale, la lingua italiana, in italiano: ...
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giocatore del cielo
loc. s.le m. Giovane appassionato del gioco del calcetto, che partecipa a partite spontanee e improvvisate, talvolta notturne e clandestine, sulle terrazze dei palazzi. ◆ [tit.] La [...] settimana scorsa, ha giocato con il centrocampista della Roma Daniele De Rossi su una terrazza dell’Eur, poco distante da viale Europa Cronaca di Roma).
Composto dal s. m. giocatore, dalla prep. del e dal s. m. cielo, ricalcando l’espressione ingl. ...
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ruspo
agg. e s. m. [prob. di origine germ.]. – 1. agg., ant. o region. Che ha la superficie ruvida, scabra: moneta r. (o assol., come s. f., ruspa, v. ruspa2), moneta ancora nuova di zecca, non ancora [...] quattrini: essere pieno di ruspi. b. Zecchino o fiorino gigliato coniato a Firenze nel 1719 da Cosimo III de’ Medici. ◆ Accr. ruspóne, come s. m., pezzo d’oro da tre zecchini gigliati, o ruspi; con sign. generico, spec. al plur., denaro: far rusponi ...
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convulsionario
convulsionàrio agg. e s. m. [der. di convulsione]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Che o chi soffre di convulsioni. 2. s. m. pl. Convulsionarî di San Medardo (fr. Convulsionnaires de Saint-Médard), [...] setta di religiosi giansenisti fanatici sorta a Parigi nel sec. 18°, accanto alla chiesa di san Medardo, i cui appartenenti manifestavano il loro stato di eccitamento religioso in forme strane ed eccentriche, ...
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mercato degli agricoltori
loc. s.le m. Mercato nel quale gli agricoltori vendono direttamente i propri prodotti. ◆ Il programma prevede l’apertura al pubblico del mercato degli agricoltori locali, che [...] ha replicato il ministro delle Politiche agricole, Paolo de Castro –. Le norme ci sono ora devono impegnarsi , In primo piano).
Composto dal s. m. mercato, dalla prep. art. degli, e dal s. m. agricoltore, ricalcando l’espressione ingl. farmer market ...
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aere
àere (ant. àiere, àire, are) s. m. [dal lat. āēr āĕris, gr. ἀ ή ρ ἀέρος; il sign. 2, dal fr. ant. aire, di etimologia discussa]. – 1. poet. Aria: Cotali uscir de la schiera ov’è Dido, A noi venendo [...] cielo, E in più spirabil aere Pietosa il trasportò (Manzoni); È fosco l’aere, Il cielo è muto (Fusinato). 2. s. m. e f., ant. a. Aspetto esteriore, espressione del volto. b. Indole, natura; con questa accezione, quasi esclusivam. nella locuz. di buon ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] di ammirazione: Tu se’ solo colui da cu’ io tolsi Lo bello stilo che m’ha fatto o. (Dante); sono sentimenti nobili che ti fanno o.; sei stato L’essilio che m’è dato, onor mi tegno (Dante); non li fu onore [ad Amore] Ferir me de saetta in quello stato ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, [...] della morale comune: lui era colpito da come sotto i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo). 2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e interesse ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...