socializzatore
socialiżżatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di socializzare]. – Chi, o che, tende alla socializzazione o la favorisce; più spesso in funzione di agg.: politica, economia s.; noi non [...] siamo legati né alla forma individualista né a quella s. (De Gasperi). ...
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mamma
s. f. [lat. mamma (voce infantile), che aveva entrambi i sign. (di «madre» e di «mammella»); cfr. anche il gr. μάμμα, μάμμη]. – 1. a. Madre: E come fantolin che ’nver’ la mamma Tende le braccia [...] è stata una m. per lui; la chiamano la m. dei poveri, o sim.; e per esprimere poeticamente la funzione di guida, di modello: De l’Eneïda dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice, poetando (Dante). c. fam. La madre di animali: dov’è la m. di questi ...
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piramidale
agg. [dal lat. tardo pyramidalis]. – 1. Che ha forma di piramide, che è disposto in forma di piramide: guglia p. d’un campanile; cima p. d’una montagna; tende da accampamento di forma p.; [...] l’uno desiderabile sta dinanzi a l’altro a li occhi de la nostra anima per modo quasi piramidale (Dante), in modo cioè che procedendo dal più vicino al più lontano si ampliano come si amplia la piramide procedendo dal vertice verso la base. 2. a. In ...
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adultizzare
v. tr. Rendere adulto, far diventare precocemente adulto. ◆ il ministro [Livia] Turco nella sua relazione si sofferma appunto su una società che «adultizza» i più piccoli in modo precoce, [...] non consente loro di giocare quanto e come vorrebbero». (Maria Novella De Luca, Repubblica, 20 novembre 1998, p. 22, Cronaca) • Che «chi la fa l’aspetti». «È una società che tende ad adultizzare il bambino, dunque non poteva succedere altrimenti». ( ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] o riferiti alle qualità negative degli uomini: O insensata cura de’ mortali (Dante); per desio di stragi Si fan guerra i v. salto1. b. Di combattimento e sim., che si conclude o tende a concludersi con la morte di uno degli avversarî (o di uno dei ...
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provocativo
agg. [dal lat. tardo provocativus], non com. – Che provoca o tende a provocare (nelle varie accezioni in cui sono più usati provocatore, provocatorio, provocante): ne’ sembianti e nelle mosse [...] de’ fanciulli stessi ... si vedeva un non so che di petulante e di provocativo (Manzoni). In medicina, di farmaco o test, che induce una reazione fisica. ...
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declamare
v. tr. [dal lat. declamare, comp. di de- e clamare «gridare»]. – 1. Recitare prosa o versi con intonazione solenne, talora sottolineando la frase col gesto: d. un’ode, un inno, una canzone, [...] come agg.: una frase declamata; un discorso troppo declamato; nella pratica musicale, come agg. e s. m., di recitativo che tende ad adempiere funzioni che per consuetudine spettano al vero e proprio canto (declamato wagneriano, pizzettiano, ecc.). ...
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scusare
scuṡare v. tr. [lat. excūsare, der. di causa «causa, colpa», col pref. ex-; v. anche escusare]. – 1. a. Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte una persona dalla colpa, dalla [...] che potrebbe essere interpretato come una mancanza di riguardo: tende sempre a s. il figlio per le sue monellerie; perché tu non scusi, cioè non ricusi] D’aprir lo core a l’acque de la pace (Dante). ◆ Part. pres. scuṡante, anche come s. f. ( ...
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decolonizzazione
decoloniżżazióne s. f. [der. di colònia, con il pref. de-, sul modello del fr. décolonisation]. – Il fenomeno storico della dissoluzione dell’assetto coloniale imposto alla quasi totalità [...] l’indipendenza politica, sia il processo con cui uno stato ex-coloniale, che abbia ottenuto l’indipendenza politica, tende a raggiungere un’autonomia più completa sottraendosi a ingerenze economiche e tecnologiche da parte del paese ex-colonizzatore. ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] base logistica di una spedizione, formata da un complesso di tende ampie e spaziose; c. alti o di altitudine, basi piazza principale della città, dove si disputa il palio; a Roma, Campo de’ Fiori, piazza adibita a mercato. C. di marzo e di maggio, ...
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(fr. Col de Tende) Valico delle Alpi Occidentali che separa le Alpi Marittime propriamente dette dalla loro sezione più orientale (Alpi Liguri) e per il quale passa il confine franco-italiano. È costituito da un’ampia insellatura (1908 m s.l.m.),...
Scrittrice francese (Parigi 1634 - ivi 1693), donna di alta cultura, allieva di G. Ménage, sposò (1655) F. Motier conte di La F.; fu amica di M.me de Sévigné e specialmente di La Rochefoucauld. Ai suoi primi romanzi La Princesse de Montpensier...