rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. [...] nell’agire in conformità della legge morale: r. della coscienza, dell’animo, del carattere; un uomo, un funzionario di una gran r., di eccezionale r.; agire, condursi con r.; nel «Devulgarieloquentia» Dante si definisce cantore della rettitudine. ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana [...] (Machiavelli). Volgare c., degno di essere parlato nell’ambiente di corte, uno degli attributi con cui Dante nel Devulgarieloquentia (I, XVIII: «Est etiam merito curiale dicendum ...») qualifica il volgare italiano nella forma più nobile, che egli ...
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introcque
intròcque (o intròque) avv. [lat. inter hōc, propr. «tra questo, durante questo»], ant. – Intanto, frattanto, in questo o in quel mentre: Sì mi parlava, e andavamo introcque (Dante, Inf. XX, [...] 130). Nel Devulgarieloquentia (I, 13, 1-2: manichiamo introque ...), Dante stesso cita questa parola come esempio di plebeismo fiorentino, condannandola come indegna del volgare illustre. ...
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illustre
agg. [dal lat. illustris «chiaro, luminoso, evidente, insigne», comp. di in-1 e *lustrum «luce» (cfr. lustrare «rischiarare, illuminare»)]. – 1. ant. o letter. Chiaro, luminoso: ... che il riflesso [...] i. (propr. «splendente», che dà cioè luce ed è illuminato), una delle qualità che doveva avere, secondo il Devulgarieloquentia di Dante, il linguaggio dell’alta lirica, e che caratterizza il volgare italiano nelle sue più alte manifestazioni; ora l ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, Bíbliothèque Civique 580 [G]; Milano,...
Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi in Convivio, I, V, 9 («Di questo si parlerà...