decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella [...] letteratura, poi nelle arti e nel costume) come estremo sviluppo del romanticismo e in reazione diretta al naturalismo – caratterizzato da una visione estetizzante della vita, dall’esplorazione di zone ...
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esasperare
eṡasperare v. tr. [dal lat. exasperare, der. di asper «aspro»] (io eṡàspero, ecc.). – 1. Rendere più aspro, più doloroso o gravoso: e. il male, la piaga, la pena; e. il dolore, la sofferenza. [...] aggravare o rendere più intenso, portare a un limite estremo: e. uno stato di tensione, di stanchezza; il decadentismo esasperò certi motivi del tardo romanticismo. 2. Riferito a persone, irritare fortemente, provocare uno stato di grave risentimento ...
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satanismo
s. m. [dall’ingl. satanism, der. di satan «satana», satanic «satanico»]. – 1. Atteggiamento letterario connesso con alcune posizioni estreme del movimento romantico, caratteristico di alcuni [...] di eversione si unisce alla negazione di tutti i valori morali (il termine è stato anche usato per alcuni aspetti del decadentismo letterario inglese ed europeo in generale): il s. di Shelley, di Byron, di Oscar Wilde. 2. Culto di Satana, culto delle ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] esotiche, e in partic. orientali. In senso specifico, l’aspirazione, che ebbe la massima diffusione col romanticismo e col decadentismo, verso i paesi dell’Oriente e del Sud, vagheggiati come paesi più ricchi di sensazioni, e, in minor misura ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, [...] adottato da artisti del periodo romantico (per es. Byron) e soprattutto del decadentismo (Baudelaire, Verlaine, Rimbaud sono i «poeti maledetti» per antonomasia) che, ritenendo di essere depositarî di un credo ideologico e poetico d’avanguardia, si ...
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contenutismo
s. m. [der. di contenuto2]. – Il prevalere, nell’attività letteraria e artistica, del contenuto, cioè del dato immediato, di interessi pratici, di intenti polemici, di motivi psicologici [...] italiani, di uscire dall’autobiografismo sensuale, dalle descrizioni paesistiche evocative, dal frammentismo lirico, ecc. proprî del decadentismo, e di instaurare un’arte aperta al mondo morale, alla realtà della vita, alla rappresentazione umana. ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e [...] dell’individuo (storicamente, è un tardo prodotto del romanticismo, e fa parte del più vasto fenomeno del decadentismo). Con accezione limitativa o peggiorativa, ogni manifestazione o atteggiamento di raffinato preziosismo, e, in partic., la tendenza ...
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profilo
(ant. proffilo) s. m. [der. di profilare]. – 1. In senso generico, la linea estrema di contorno di un oggetto, e il disegno che la riproduce: il p. del volto; il p. delle montagne; il p. della [...] , un’epoca: p. di U. Foscolo, di G. Mazzini; un p. del Novecento italiano; p. del romanticismo, del decadentismo; anche, studio sintetico, sommario: p. storico; o, soprattutto come titolo di manuali scolastici, l’insieme degli elementi e delle ...
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dandismo
(o dandysmo) s. m. [der. dell’ingl. dandy]. – L’atteggiamento o il comportamento proprio dei dandies (v. dandy), inteso non solo come ostentazione di eleganza nei modi e nel vestire, ma come [...] e la Restaurazione francese, caratterizzato da forme di individualismo, di ironico distacco dalla realtà, di rifiuto nei confronti della mediocrità borghese, influì notevolmente sui movimenti culturali del sec. 19°, e in partic. sul decadentismo. ...
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decadentedecadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; [...] che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta ed esprime lo spirito, il gusto, i caratteri: scrittore, artista d.; arte, poesia d.; anche sost.: la poetica dei d.; D’Annunzio è un decadente. ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti morali dei ceti borghese e piccolo...
Scrittore inglese (Londra 1886 - Roma 1926). Delicato epigono del decadentismo, fu autore di varî romanzi, racconti, fantasie, carichi di un'atmosfera allusiva e suggestiva: Odette d'Antrevernes (1905); Caprice (1917); Santal (1921); The flower...