conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] premesse, l’una di fede, l’altra di ragione, ottenuta per mezzo di dimostrazione rigorosa per via di sillogismo deduttivo. b. In logica matematica, il risultato di una derivazione. 3. Nel linguaggio giur., conclusioni, le rispettive istanze che le ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] un procedimento atto a determinare l’ente stesso; d. implicita, in una teoria matematica costruita come sistema ipotetico-deduttivo, la relazione per la quale i postulati definiscono in modo implicito i concetti primitivi (per es., nella geometria ...
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nomologico
nomològico agg. [der. di nomologia] (pl. m. -ci). – In filosofia della scienza, che ha forma di legge, relativo a leggi: enunciato, generalizzazione n.; il sapere n. delle scienze naturali. [...] Modello nomologico-deduttivo, nell’epistemologia neopositivistica, forma di spiegazione a cui si conformerebbero le spiegazioni scientifiche; consiste nella deduzione logica, da leggi universali e asserzioni singolari, dell’enunciato descrivente l’ ...
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inferenza
inferènza s. f. [der. di inferire nel sign. 2; cfr. illazione]. – 1. Nel linguaggio filos., ogni forma di ragionamento con cui si dimostri il logico conseguire di una verità da un’altra; sinon. [...] quindi di illazione. Regole d’i., in un sistema deduttivo, l’insieme delle regole secondo le quali le proposizioni possono essere dedotte dai postulati. 2. I. statistica: procedimento di deduzione delle caratteristiche di una popolazione, a partire ...
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abduttivo
agg. [der. di abdurre, sul modello di deduttivo, induttivo (già presenti nel lat. tardo) e in contrapp. a adduttivo]. – Relativo ad abduzione: movimento a. di un arto, inferenza abduttiva. ...
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ergo
èrgo cong. e s. m. [dal lat. ergo «dunque»]. – 1. cong. Congiunzione con valore conclusivo diffusasi attraverso l’uso dei filosofi scolastici, che l’adoperavano nel ragionamento deduttivo per introdurre [...] il terzo termine del sillogismo; oggi per lo più scherzoso: non ha mantenuto la parola: e. è un bugiardo. 2. s. m., invar. Conclusione: i vostri ergo non provano nulla; essere all’e., venire all’e., lo ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] massimo esponente fu D. Ricardo, 1772-1823), che, partendo da premesse individualistiche e liberistiche e servendosi del metodo deduttivo, giunse alla formulazione di leggi economiche generali ritenute valide per tutti i tempi e tutti i luoghi. 7. In ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] che è divisibile in elementi e quindi misurabile, è la 3a categoria (dopo la sostanza e la qualità); nel sistema deduttivo kantiano delle categorie la quantità è una delle quattro categorie principali; nel pensiero contemporaneo la quantità passa da ...
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deduttivo
deduttivo [Der. del lat. deductivus, da deducere "dedurre"] [FAF] Metodo d.: quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all'esperienza nel corso del suo sviluppo (in partic., metodo categorico-d.,...