comicarolata
s. f. (iron.) Commedia teatrale o cinematografica basata su una comicità di facile presa. ◆ Più stimolante e intelligente che divertente, a tratti forzato e divagatorio, «La fame e la sete» [...] si distingue dalle comicarolate in voga come film in transito verso la definizione di un personaggio. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 20 marzo 1999, p. 34, Letto/Visto/Ascoltato) • Da Hollywood a Stoccolma e ritorno. Questo il bizzarro ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] per la loro intercessione o valendosi di loro come strumento (quando siano compiuti dai santi in vita), in quanto per definizione teologica i miracoli possono essere attribuiti soltanto a Dio; il m. delle noci, raccontato da fra Galdino nei Promessi ...
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caratterizzazione
caratteriżżazióne s. f. [der. di caratterizzare]. – Il caratterizzare; definizione o rappresentazione dei caratteri di un personaggio, di un ambiente, o di una cosa, di una situazione, [...] in un’opera narrativa, drammatica, o anche figurativa ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] b. Frase che, in testi scolastici, in manuali di traduzione e sim., si cita a conforto e dimostrazione di una regola o definizione: è meglio dare poche regole e abbondare negli esempî. Anche, passo d’autore citato per attestare l’uso di un vocabolo o ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] Chi non sa far stupir, vada a la striglia, noti versi di G. B. Marino (La Murtoleide, XXXIII), comunem. assunti come definizione della sua poetica. c. L’espressione della meraviglia, le parole o gli atti con cui si manifesta: Di maraviglia, credo, mi ...
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macchia2
màcchia2 s. f. [uso estens. della voce prec.: l’insieme delle piante forma una chiazza di colore diverso da quello del terreno circostante]. – 1. a. In senso ampio, boscaglia: in folta m. o [...] , e una m. bassa, con altezza media di 1,5-2 m, costituita di cisti, filliree, ginepri, ecc.; più significativa è la definizione tipologica che tiene conto delle specie dominanti: m. di leccio, m. a corbezzolo ed erica, m. a cisti, m. a ginepri, ecc ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] di ugual centro e periodo, quando, ad ogni istante, la differenza tra le fasi dei due moti è nulla; una definizione analoga vale per grandezze periodiche qualsiasi. 7. Nome dato in passato allo strumento musicale noto come lira da gamba o lirone ...
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lessicografia
lessicografìa s. f. [der. di lessicografo]. – 1. Scienza e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al lessico [...] di una lingua o di un dialetto o di un gruppo di lingue o dialetti. Anche l’attività che ha per oggetto la redazione di dizionarî di vario tipo. 2. Complesso delle opere lessicografiche relative a una ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] , a. dello schermo, la cinematografia (a. muta, prima dell’invenzione del film sonoro), detta anche settima arte (secondo una definizione del giornalista R. Canudo, il quale nel Manifeste des sept arts del 1923 la chiamò così – in fr. le septième art ...
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tassonomia
tassonomìa (o tassinomìa) s. f. [comp. del gr. τάξις «ordine, disposizione» (v. tassi-) e -nomia]. – Nelle scienze naturali, termine usato spesso come sinon. di sistematica, attualmente però [...] adoperato in modo più preciso per indicare lo studio teorico della classificazione, attraverso la definizione esatta dei principî, delle procedure e delle norme che la regolano; basata un tempo su criterî essenzialmente morfologici, si avvale oggi di ...
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Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel loro insieme lo definiscono: d. reale,...
In linguistica, definizione accompagnata (o sostituita) dalla presentazione dell’oggetto significato dal vocabolo che si vuole definire (come nel caso di vocaboli che designano colori).