democristiano
agg. e s. m. (f. -a) [abbrev. di democratico cristiano]. – Della Democrazia Cristiana, soprattutto come partito politico affermatosi in Italia dopo la seconda guerra mondiale, erede del [...] Partito popolare disciolto dal fascismo; nel 1994 si sciolse dando poi vita ad altre formazioni : il partito d., gli esponenti d., il gruppo parlamentare d., ecc. Come sost., aderente al partito della ...
Leggi Tutto
democristianizzare
v. tr. Far diventare democristiano, rendere democristiano. ◆ Ai suoi detrattori, che gli rimproverano di «democristianizzare» FI, [Claudio] Scajola replica: «La Dc ha avuto difetti [...] esce fuori sbrindellato e, incrociando mille altri solchi, si mette ancora più intensamente a colludere con la mafia; poi, democristiano e anticomunista, insegue l’idea dritta e sporca che un mafioso vale più di un comunista, infine disegnando un ...
Leggi Tutto
tardodemocristiano
(tardo-democristiano), agg. Relativo alla fase finale della storia della Democrazia Cristiana. ◆ [Giuseppe] Brugnoli, che è stato direttore de «L’Arena» e conosce l’anima della città, [...] , liberali, socialisti, ambientalisti. Un vortice, una girandola di congressi, di circoli, di tessere, con un corollario tardo-democristiano di ricorsi e contestazioni. Se c’è un partito versatile, anzi di più, un partito costitutivamente eclettico ...
Leggi Tutto
democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono [...] scusate, devo sprigionare un pensiero». (Jacopo Iacoboni, Stampa, 31 gennaio 2008, p. 2, Interno).
Derivato dal s. m. democristiano con l’aggiunta del suffisso -eria2.
Già attestato nella Repubblica del 25 marzo 1986, p. 17, Inchieste (Paolo Guzzanti ...
Leggi Tutto
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga [...] , il complesso dei massimi dirigenti di un partito o di altro organismo: incontro, riunione dei v. del partito socialista e democristiano; si prevedono cambiamenti al vertice. 2. Usi e sign. scient. e tecn.: a. In geometria, il punto d’incontro dei ...
Leggi Tutto
litigiosite
s. f. (iron.) Propensione patologica a essere litigioso, a dividersi per i motivi più futili. ◆ Poco più in là, Teresio Delfino, leggendario democristiano piemontese che ad ogni finanziaria [...] faceva un figlio (è arrivato a sette) e mille emendamenti per dare soldi alla sagra della ciliegia e alla fiera del raviolo, sbotta: «Abbiamo votato la legge perché siamo leali con la Casa delle Libertà ...
Leggi Tutto
ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] monocolore, costituito con rappresentanti di un solo partito; m. quadripartito, pentapartito; m. socialista, liberale, democristiano, radicale, progressista, reazionario; m. d’affari, senza una precisa colorazione politica, con il prevalente compito ...
Leggi Tutto
democon
(demo-con), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti improntati a un conservatorismo etico e religioso di matrice democratica e liberale. ◆ «ai teo-con preferisco i demo-con, [...] del cattolicesimo liberale senza brandirli come una spada da far roteare con eccesso di zelo. Io sono un vecchio-giovane democristiano, un “democon” e non certo un “teocon”. Credo che questo risultato imponga una misura che in alcuni casi è stata ...
Leggi Tutto
democristianizzarsi
v. intr. pron. Diventare democristiano, appropriarsi delle caratteristiche e dei modi tipici dei democristiani, della Democrazia cristiana. ◆ E lei, da questo successo dei postdemocristiani, [...] che conseguenze trae? «La mia valutazione, e penso soprattutto alla Sicilia, è che il Polo tiene dove si democristianizza. L’Udc si è smarcata dall’appello anticomunista, ha preso le distanze da molti ...
Leggi Tutto
democristianizzazione
s. f. Processo di assimilazione ai princìpi ideologici e alle pratiche politiche dei democristiani, della Democrazia cristiana. ◆ la mancanza di accordo tra il centro-destra di [...] post bellica, una bella Dc proporzionalista?» (Carmelo Lopapa, Repubblica, 20 novembre 2007, p. 4, Politica).
Derivato dal s. m. democristiano con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
Già attestato nel Corriere della sera del 24 agosto 1994, p. 13 ...
Leggi Tutto
veterodemocristiano
(vetero-democristiano), s. m. e agg. Politico che si comporta come un vecchio democristiano; che ricorda le pratiche della vecchia Democrazia Cristiana.
• «[Pier Luigi] Bersani non può stare con il piede in tre scarpe....
Uomo politico (Napoli 1892 - Roma 1971). Deputato democristiano (1946-58), sottosegretario al Tesoro (luglio 1946 - maggio 1948), ministro senza portafoglio per la riforma burocratica (gennaio 1950 - luglio 1951), poi ministro alla Marina mercantile...