esternalizzazione
esternaliżżazióne s. f. [der. di esterno, sul modello dell’ingl. externalization, der. di external «esterno»]. – Nel linguaggio econ., procedura con cui un’azienda conferisce ad altra [...] azienda esterna, in tutto o in parte, la lavorazione di un suo prodotto o la fornitura di un servizio, spec. allo scopo di risparmiare sul personale; è detta anche outsourcing ...
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incardinare
v. tr. [der. di cardine; nel sign. 2, dal lat. tardo incardinare, der. di cardo -dĭnis «cardine»] (io incàrdino, ecc.). – 1. Raro nel sign. proprio di porre sui cardini. Più com. in senso [...] fig., porre i fondamenti di qualche cosa: i. un processo, porne i capisaldi, chiamando le parti, nominando i difensori, ecc.; anche come intr. pron., incardinarsi, imperniarsi, poggiare solidamente: un’educazione ...
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orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). [...] 2. Nella tecnica delle costruzioni edilizie, struttura di o. (o assol., per ellissi, orizzontamento), sinon. in genere di solaio; l’espressione può essere inoltre adoperata per indicare sia una copertura ...
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trabocchetto
trabocchétto s. m. [dal provenz. trabuquet, der. di trabuquer (v. traboccare1), o dal fr. trébuchet, der. di trébucher «traboccare1»]. – 1. a. Nei castelli dell’epoca feudale, opera di difesa [...] consistente in un tratto di pavimento mobile, posto all’ingresso di porte o di torri, che cedeva sotto il piede di chi vi si avventurava e lo faceva precipitare in un sotterraneo. b. In palazzi o edifici ...
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subiettivo
(o subbiettivo) agg. [dal lat. mediev. subiectivus, der. del lat. tardo subiectum «soggetto2»]. – Variante letter. di soggettivo, abbastanza com. nel linguaggio giuridico, filosofico e medico: [...] di reddito non è un concetto oggettivo, bensì subiettivo (Einaudi). ◆ Meno usati i der. subiettivare, subiettivazióne, subiettivismo, subiettivista, subiettivìstico, subiettività, ecc., come varianti di soggettivare, soggettivazione, soggettivismo ...
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cultismo
s. m. [dal fr. cultisme, che a sua volta è dallo spagn. cultismo, der. di culto «cólto»; nel sign. 2, der. di culto1]. – 1. Lo stesso che culteranismo. 2. Parola o espressione di origine e di [...] tradizione colta: ha il vezzo dei cultismi ...
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raffazzonare
v. tr. [der. del lat. factio -onis «atto di fare», der. di facĕre «fare»] (io raffazzóno, ecc.). – 1. ant. Aggiustare con una certa cura, racconciare, adornare. 2. Accomodare, aggiustare, [...] o più genericam. fare, mettere insieme alla meglio o in fretta, spec. opere o lavori che dovrebbero essere fatti con un certo gusto e impegno: r. una gonna; r. un discorso, un articolo. ◆ Part. pass. raffazzonato, ...
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raffermare2
raffermare2 v. tr. [der. di fermo1; nel sign. 2, der. di ferma1] (io rafférmo, ecc.). – 1. non com. Riconfermare: r. un patto, un’obbligazione, un impegno; riferito a persona, riconfermarla [...] in un ufficio, in una carica, in un servizio. Come intr. pron., riconfermarsi, rafforzarsi: so che codesti sospetti, più si vogliono levare, e più si raffermano (Pirandello). 2. Con uso rifl., nel linguaggio ...
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chiocciolaio2
chiocciolàio2 s. m. [der. di chiocciola, come traduz. del fr. escargotière, der. di escargot «chiocciola»]. – In paletnologia, deposito formato da ceneri e abbondanti gusci di molluschi, [...] situato all’aperto o in grotte, particolarm. in Algeria e Tunisia ...
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Der
Città della Mesopotamia orient., in posizione strategica (tra il Tigri e la catena dello Zagros), per controllare le vie commerciali tra Elam e Babilonia. Città autonoma nel 19°-18° sec. a.C., fu annessa a Babilonia da Hammurabi. Nel 13°...
Der Freischütz (Il franco cacciatore) Opera romantica (1821) in tre atti del musicista C.M. von Weber (1786-1826), su libretto dello scrittore tedesco F. Kind (1768-1843), tratto da una storia fantastica francese dei primi del 18° sec., Les...