residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti [...] che è manifestazione di istinti, sentimenti, interessi, abitudini, ecc., in contrapp. alla parte variabile degli stessi (detta derivazione), costituita da ragionamenti rispondenti al bisogno di giustificare razionalmente anche ciò che non è sempre d ...
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epatoenterostomia
epatoenterostomìa s. f. [comp. di epato-, entero- e -stomia]. – Intervento chirurgico (detto anche colangioenterostomia) che consiste nell’abboccare all’intestino un tratto della superficie [...] epatica, per realizzare una derivazione della bile in caso di ittero da stasi. ...
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extracorporeo
extracorpòreo agg. [comp. di extra- e corporeo]. – Che si trova o avviene all’esterno del corpo (umano o animale); in partic., nel linguaggio medico, circolazione e., la derivazione del [...] sangue all’esterno verso speciali apparecchiature (comunem. indicate col nome di macchina cardiopolmonare o cuore-polmone) che, soprattutto in casi di interventi chirurgici prolungati, consentono di non ...
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piro-
[dal gr. πῦρ πυρός «fuoco», in composizione πυρο-]. – Primo elemento di molte parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, che fa riferimento al fuoco e a concetti analoghi (fiamma, [...] anche i sali dei piroacidi mantengono il pref. piro-). In mineralogia e geologia il prefisso, oltre a indicare la derivazione di una sostanza da un’altra in seguito a forte riscaldamento (origine endogena), è usato generalmente per indicare il colore ...
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conazione
conazióne s. f. [dal lat. conatio -onis «tentativo, sforzo», der. di conari «tentare»]. – Termine di derivazione filosofica, usato, per es., da Spinoza per indicare la tendenza a persistere [...] nella propria essenza, diffusosi poi nelle trattazioni psicologiche sistematiche del sec. 19° per indicare quella complessa area di fenomeni psichici (oggi generalmente designati come motivazionali) che ...
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zampogna
zampógna (ant. o poet. sampógna) s. f. [lat. symphōnĭa, dal gr. συμϕωνία «accordo, concerto» (v. sinfonia)]. – 1. Strumento musicale a fiato di origine e carattere pastorale, consistente in [...] pelle pieno d’aria nel quale sono inserite alcune canne o pive di legno (e per questo ritenuto, nell’antichità classica, una derivazione del flauto, o siringa, del dio Pan): per Natale, un tempo, i pastori abruzzesi giravano per le città suonando la ...
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corpuscolato
agg. [der. di corpuscolo]. – Che contiene corpuscoli. In ematologia, elementi c. (o elementi morfologici, o figurati) del sangue, le strutture cellulari e le formazioni di derivazione cellulare [...] (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine) che sono caratteristiche del sangue ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] relativa degli ossidi di sodio, potassio e calcio, che si mantiene costante), tali da far pensare alla derivazione da un unico magma attraverso processi di differenziazione; ogni serie corrisponde a una particolare zona di affioramento, detta ...
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epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno [...] di accadimenti fisici nell’organismo ...
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duplex
dùplex s. m. [dall’agg. lat. duplex: v. duplice]. – 1. In architettura, alloggio su due piani sovrapposti in cui la «zona notte» e la «zona giorno» sono collegate mediante una scala interna. 2. [...] d.), realizzato con due relè allo scopo di effettuare il prolungamento della linea comune su una o sull’altra derivazione; tale prolungamento viene comandato da uno o dall’altro dei due utenti semplicemente sollevando il microfono del proprio ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano temi primari, nominali o verbali (per es.,...
La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), a un elemento lessicale (una radice, un...