pustola
pùstola s. f. [dal lat. pustŭla, affine al gr. ϕυσάω «gonfiare»]. – 1. In medicina e veterinaria, lesione cutanea elementare caratterizzata dal sollevamento dell’epidermide dovuto alla presenza [...] raccolta purulenta, formatasi tra i varî strati dell’epidermide o in un follicolo pilifero, o, più di rado, nel derma. P. maligna, sinon. di carbonchio (nel sign. 1). 2. In fitopatologia, sollevamento di piccola estensione della superficie di organi ...
Leggi Tutto
melanodermo
melanodèrmo agg. e s. m. [comp. di melano- e -derma]. – 1. Propr., di pelle nera. Come sost., per lo più al plur., melanodermi, in antropologia fisica, una delle tre grandi branche delle [...] razze arcimorfe, caratterizzata dal colore scuro della pelle. 2. s. m. In medicina, condizione di discromia generalizzata ...
Leggi Tutto
melanoforo
melanòforo agg. e s. m. [comp. di melano- e -foro]. – 1. agg. In fisiologia, che contiene pigmento scuro o che di questo regola la distribuzione: ormone m., lo stesso che intermedina. 2. s. [...] m. In citologia, macrofago (cromatoforo) presente nel derma superficiale, che contiene un pigmento nero o bruno detto melanina. ...
Leggi Tutto
rinoderma
rinodèrma s. m. [lat. scient. Rhinoderma, comp. di rhino- e -derma] (pl. -i). – In zoologia, genere di anfibî anuri diffusi nel Cile, caratteristici perché il maschio tiene le uova nel sacco [...] vocale ove rimangono protette fino alla schiusa ...
Leggi Tutto
macchia1
màcchia1 s. f. [lat. macŭla]. – 1. Piccola area di colore diverso che interrompe, per lo più guastandolo, il colore uniforme di una superficie: una m. d’unto sulla giacca; una m. d’inchiostro, [...] delle razze mongole (per questo dette anche m. mongoliche), soprattutto nella prima infanzia, dovute ad accumulo di pigmento nel derma. b. In patologia vegetale, m. rossa, malattia delle pesche e delle albicocche, detta anche scabbia. 3. fig. a. Ciò ...
Leggi Tutto
ostracodermi
ostracodèrmi s. m. pl. [comp. del gr. ὄστρακον «guscio» e -derma]. – Gruppo di vertebrati agnati fossili dei periodi ordoviciano e devoniano superiore, comprendente le classi anaspidi, cefalaspidi, [...] eterostraci; privi di mascella e con scheletro cartilagineo o connettivale fibroso, vivevano in acque poco profonde e avevano coda eterocerca, pinne impari e le sole pinne pari pettorali; i reperti fossili ...
Leggi Tutto
guanoforo
guanòforo s. m. [comp. di guan(ina) e -foro]. – In biologia, ciascuno dei cromatofori (detti anche iridociti) del derma dei pesci, contenenti minuti cristalli di guanina che conferiscono il [...] caratteristico splendore argenteo alla pelle di molti pesci ...
Leggi Tutto
podofillo2
podofillo2 s. m. [comp. di podo- e -fillo]. – In anatomia comparata, lo strato di derma (detto anche tessuto podofilloso) che negli ungulati forma la parte cornea dello zoccolo ed è interposto [...] fra lo zoccolo stesso e i tessuti sottostanti ...
Leggi Tutto
tatuaggio
tatüàggio s. m. [dal fr. tatouage, der. di tatouer «tatuare»]. – 1. a. Deformazione artificiale permanente dei tessuti cutanei, ottenuta mediante segni indelebili prodotti per puntura dall’inserzione [...] . Caratteristico reperto che si osserva nelle ferite d’arma da fuoco a bruciapelo, consistente nella penetrazione nel derma di particelle incombuste del miscuglio esplosivo. 3. In oculistica, intervento chirurgico eseguito tingendo, con varî mezzi, l ...
Leggi Tutto
esoderma
eṡodèrma s. m. (o eṡodèrmide s. f.) [comp. di eso-2 e derma] (pl. -i, non com.). – In botanica, parte della corteccia primaria della radice formata da uno o più strati di cellule, immediatamente [...] sottostante all’epidermide che essa sostituisce quando questa si disfà o scompare ...
Leggi Tutto
Lo strato profondo della pelle o cute dei Vertebrati, detto anche corium, costituito per la maggior parte da fasci di tessuto connettivo variamente intrecciati e da fibre elastiche, e ricco di vasi, nervi ecc. Si sviluppa dal dermatomo (➔)....
Infiammazione del derma o, più genericamente, della pelle.
D. livedoide Rara alterazione cutanea insorgente bruscamente dopo un’iniezione intramuscolare di un preparato insolubile e dovuta all’incidentale penetrazione del medicamento in un vaso.