postdesinenziale
postdeṡinenziale agg. [comp. di post- e desinenza]. – In linguistica, di elemento (fonema, sillaba) aggiunto a una desinenza. ...
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poliossiacido
poliossïàcido s. m. [comp. di poli-, ossi-2 e acido2]. – In chimica organica, nome generico degli acidi che contengono nella molecola più gruppi alcolici e uno o più gruppi carbossilici; [...] primario o di ambedue i gruppi: nel primo caso l’acido monocarbossilico ottenuto viene denominato facendo seguire la desinenza -ico al radicale del nome del monosaccaride (acido mannonico, gliconico, galattonico), nel secondo caso facendo seguire la ...
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bevanda
1. MAPPA Una BEVANDA è, genericamente, qualsiasi liquido che si beve per dissetarsi, per rinfrescarsi o anche a scopo curativo. Il termine può fare riferimento all’acqua, a preparazioni analcoliche [...] abusarne; bevande sacre, bevande purificatrici, bevande magiche). La parola deriva dal verbo bere con l’aggiunta della stessa desinenza della parola vivanda: bevanda, infatti si contrappone a vivanda che indica, invece, genericamente tutto ciò che si ...
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scoprire
1. MAPPA SCOPRIRE significa innanzitutto togliere ciò che serve a coprire, a riparare, a nascondere alla vista (s. una pentola) 2. MAPPA e in particolare togliere o sollevare gli indumenti [...] di una fanciulla, modestamente seduta a fianco di un veneràbile vecchio; di quelle, in cui perdi tutto tè stesso e l’animo ti si aqueta.
Carlo Dossi,
La desinenza in A
Vedi anche Conoscere, Scienza, Scoperta, Segreto, Spia, Stupire, Viaggiare ...
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gazebo
‹ġä∫ìibou› s. ingl. [formazione scherz. da (to) gaze «guardare», con la desinenza dei futuri latini in -ebo (come videbo «vedrò», ecc.)] (pl. gazebos ‹ġä∫ìibous› o gazeboes), usato in ital. al [...] masch. (pronunciato per lo più ‹ġaʒèbo›, e con plur. invar.). – Chiosco da giardino, in muratura o più spesso in ferro battuto, terminante in alto con una piccola cupola e ricoperto generalm. da piante ...
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arizotonico
ariżotònico agg. [comp. di a- priv., rizo- e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica (in contrapp. a rizotonico), di parola che ha l’accento non su un fonema radicale ma sulla desinenza della [...] flessione o su un suffisso (per es., vedévo, pallidùccio, rispetto a védo, pàllido); si dice anche rizoàtono ...
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sanguinente
sanguinènte agg. [dal lat. tardo sanguilentus, sanguinentus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»; la desinenza -e per influsso di sanguinante], ant. o letter. – Sanguinante, sanguinoso: E menommi [...] al cespuglio che piangea per le rotture sanguinenti in vano (Dante); guerre s. e mortali (M. Villani); Sarien ristoro al mio cor s. (Foscolo) ...
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nuocere
nuòcere v. intr. [lat. nŏcēre, con mutamento di coniug.] (pres. indic. nòccio o nuòccio, nuòci, nuòce, nociamo, nocéte [oggi più spesso nuociamo, nuocéte], nòcciono o nuòcciono; pres. cong. nòccia [...] , ecc.; imperat. nuòci, nocéte o nuocéte; part. pass. nociuto [raro nuociuto]; negli altri tempi, regolari e con l’accento sulla desinenza, sono in uso sia le forme con dittongo, oggi preferite, sia quelle senza: nuocéssi o nocéssi; nuocerò o nocerò ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] tuttavia di rispettare nella scrittura le esigenze di una distinzione morfologica, segnando la i dove questa fa parte integrante della desinenza: quindi sogniamo nella 1a pers. plur. sia dell’indic. sia del cong., ma per la 2a pers. sognate nell ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g. locativo, in cui la desinenza del genitivo, confusasi, per la 1a e 2a declinazione, con quella dell’antico caso locativo, serviva a esprimere anche il complemento di ...
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Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue semitiche ecc. È invece ridotto l’uso...
DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il ➔tempo e la persona.
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