sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] di metallo o con altri cationi; il nome di ogni singolo sale si forma da quello dell’acido corrispondente, sostituendo le desinenze -idrico, -oso (o -oroso), -ico (o -orico) rispettivam. con -uro, -ito, -ato, e facendo seguire il nome del metallo (o ...
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sinchisi
sìnchiṡi s. f. [dal gr. σύγχυσις «confusione», comp. di σύν «con, insieme» e tema affine a χέω «versare»]. – 1. Nella retorica classica, forma accentuata di iperbato, in cui l’ordine abituale [...] , in certi casi, per la perspicuità del contesto; se ne hanno esempî frequenti nella poesia latina (nella quale le desinenze dei casi facilitavano la costruzione logica delle parole), non rari tuttavia anche nella poesia italiana: per es., le dal Sol ...
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infinitivale
agg. [der. di infinitivo]. – Nella terminologia grammaticale, che si riferisce all’infinito (come modo del verbo), che è proprio dell’infinito, sotto l’aspetto morfologico o sintattico: [...] desinenze i.; costruzione o costrutto infinitivale. ...
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-ere
[lat. -ēre e -ĕre, desinenze dell’inf. dei verbi della seconda e terza coniug.]. – Desinenza (atona o tonica) dell’infinito dei verbi della seconda coniug.: crédere, lèggere, temére, vedére. ...
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efelcistico
efelcìstico (o efelchìstico) agg. [dal gr. ἐϕελκυστικός, der. di ἕλκω «tirare», col pref. ἐπί «sopra»] (pl. m. -ci). – Nella terminologia della grammatica greca è così denominato il fonema [...] -n (-ν) suffisso ad alcune desinenze nominali e verbali (per es. χερσίν per χερσί dativo pl. di χείρ «mano»; λέγουσιν per λέγουσι «dicono»). ...
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non binario
(non-binario) loc. agg.le Detto di persona che rifiuta lo schema binario maschile-femminile nel genere sessuale e, a prescindere dal sesso attribuito alla nascita, non riconosce di appartenere [...] /them (non traducibili in italiano con 'loro', ma piuttosto con una forma neutra, ad esempio con l'asterisco al posto delle desinenze di genere). So che molti non mi capiscono ma mi identifico come coreano, quindi per favore non rivolgetemi a me come ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ flessione). Il termine, già in uso nella...
Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue semitiche ecc. È invece ridotto l’uso...