salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] fianco (o laterale); con un s. (anche, meno com., d’un s.) ha superato la siepe; con un s. rischioso andare in s., in amore (sempre con riferimento ad tre righe. In tipografia, errore di composizione detto più comunem. pesce. Anche in senso più ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] e analogam., sono detti punti di forza gli materiale o morale diretta a costringere la volontà d’altri scemandone o impedendone il libero arbitrio: usare ?» «per forza!»; frequente la contrapposizione per amore o per f., di propria volontà o per ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] m. le scarpe. E di sofferenze spirituali: mal d’amore; mal del paese, la nostalgia (e mal d’Africa, la speciale forma di nostalgia di chi ha male, sottoporlo a critica più o meno meritata (ha detto m. di Garibaldi, frase scherz. in uso nel passato ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] . In senso più soggettivo, nelle locuz. avere, non avere o., amore dell’o., e sim., indica l’attitudine a essere più o meno fino a nuovo avviso. D’ordine del ministro, locuz. che si premette alla firma (detta firma d’ordine) apposta a una lettera ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. [...] il lunedì seguente la Pasqua; salire tra gli a., morire (detto spec. di bambini); discutere sul sesso degli a., in senso ): dorme come un angioletto; o a bimbi defunti: il mio povero angioletto; poet. angiolèllo: Un angiolel d’amore umìle (Dante). ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma [...] parti (Trionfo d’Amore, T. della Pudicizia, ecc.); Trionfo della morte, titolo di un romanzo di G. D’Annunzio (1894). o il T. del nome di Gesù, del pittore G. B. Gaulli detto il Baciccia, nella chiesa del Gesù a Roma. 4. In numismatica, doppio ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] una v. nera, creola, ecc.; o anche l’amore fisico, sensuale (come nel prov. Bacco, tabacco manifestazioni di sifilide secondaria. d. In chiromanzia, monte di di rutilo inclusi nel quarzo ialino, detto perciò quarzo capelvenere. h. In metallografia ...
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cancel culture
loc. s.le f. Atteggiamento di colpevolizzazione, di solito espresso tramite i social media, nei confronti di personaggi pubblici o aziende che avrebbero detto o fatto qualche cosa di offensivo [...] Winslet fa rimuovere dalla sua mente Jim Carrey per non soffrire d'amore, quelli che una volta erano i supporter spesso acritici dei divi essere esposti a un ampio spettro di opinioni”, ha detto Atkinson a Radio Times. “Ma quello che abbiamo ora ...
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albero2
àlbero2 s. m. [lat. arbor -ŏris]. – 1. a. Pianta perenne legnosa, con fusto colonnare, cioè più o meno cilindrico (chiamato tronco o, se porta solo foglie come nelle palme, stipite), che verso [...] lo scopo di diffondere il rispetto e l’amore per le piante. Denominazioni partic.: a. nel quale si mette in evidenza un nodo, detto radice o origine, cui si assegna il livello piombo; a. di Diana, l’amalgama d’argento; a. di Giove, lo stagno ...
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paternita
paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che [...] del padre indicato, in documenti o altrove, come elemento delle generalità d’una persona: manca l’indicazione della p.; nome, cognome, p un dipinto; i settenari ipnotici e percussivi del Dettod’Amore, ... poemetto di probabile p. dantesca (Giuseppe ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...