affetto2
affètto2 s. m. [dal lat. affectus -us, der. di afficĕre «impressionare»]. – 1. Sentimento particolarmente intenso, che trae energia dagli istinti, e s’acuisce sotto l’impulso di cause atte [...] lascia eredità d’affetti Poca gioia ha dell’urna (Foscolo). Ant., desiderio: s’a conoscer la prima radice Del nostro amor tu sec. 16° e il 17°, nome attribuito all’abbellimento oggi detto tremolo. Come didascalia, con affetto equivale ad affettuoso. ...
Leggi Tutto
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] intitolato: de lo libro c’ha nome Libro di Remedio d’Amore, Dante); chiamare le cose col loro n., nominarle esplicitamente, . in quello amministrativo) sia il nome personale o prenome (detto anche, per tradizione, n. di battesimo) sia il cognome ...
Leggi Tutto
povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] una casa p., ma onesta; Nel suo p. tetto educò un lauro Con lungo amore (Foscolo); che appartiene a gente povera: sedevano su p. panche; tirò fuori le economico (detto anche lacca dei poveri) di decorare mobili e altri oggetti d’arredamento con ...
Leggi Tutto
latte
s. m. [lat. lac lactis]. – 1. Liquido denso, bianco opaco, prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie, alimento completo e indispensabile della prole dei mammiferi nel primo periodo di vita; [...] infanzia: ha succhiato col l. l’amore per la libertà; di qui il tolta tutta o in parte la panna (che viene anche detta crema del l. o fiore del l.); l. intero altre bevande, fatte per es. di tuorli d’uovo frullati con acqua e zucchero, o sbattuti ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] da modello. c. In sartoria, foglio di carta (detto più specificamente cartamodello) opportunamente sagomato secondo le linee di Petrarca è stato per lungo tempo il m. preferito dei poeti d’amore; studiare i grandi m. classici; proporsi un santo come m ...
Leggi Tutto
fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] senso fig., ardore (di un sentimento, di una passione): le f. d’amore, le f. del desiderio, della sensualità; accendere, tenere viva la pregio se regolare e fitta. 10. Pesce del genere cepola, detto anche bandiera rossa. 11. Uno dei nomi con cui sono ...
Leggi Tutto
perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] macchina p.; delitto p., v. delitto. b. Detto di ciò che è fatto nel migliore dei modi cui vige piena libertà di coniazione e di fusione. d. In fisica, gas p., liquido p., v ottava giusti. 4. agg. Perfetto amore (o amor p.), in botanica, altro nome ...
Leggi Tutto
gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] Dei gloriam); vittoria che torna a g. del nostro esercito; questo va detto apertamente, a tutta sua g.; rafforzato, a onore e g. di ...; d’elli (Dante); Andava il fanciulletto con piccolo passo di gloria, Superbo de l’amore materno (Carducci). d. ...
Leggi Tutto
beato
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. beatus, propr. part. pass. di beare]. – 1. Che gode o si suppone e si spera che goda la visione di Dio in paradiso: le anime b.; gli angeli b.; E vederai color che [...] offriste il petto alle nemiche lance Per amor di costei ch’al sol vi diede servirsi a tavola. Beato tra le donne, detto scherz. o con ironia di uomo circondato da accontenta troppo facilmente o vive in uno stato d’incosciente serenità e sim.: b. te ...
Leggi Tutto
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] devo prima s. la signora; s. qualcuno di barba e capelli, detto propriam. del barbiere, ma comunem. inteso nel senso fig., scherz. , s. la propria donna, e anche servirla d’amore, esserle amorosamente devoto: mi ricordo già aver veduto quella donna ch ...
Leggi Tutto
Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...