tarlo
s. m. [prob. lat. tarmes (v. tarma), incrociato con *cariolus «tarlo»]. – 1. a. Nome con cui sono indicati comunem. gli adulti e le larve di alcuni insetti che vivono nel legno secco o fresco, [...] loro richiami sessuali (il picchiettio detto orologio della morte) e per con le loro gallerie e i rispettivi fori d’uscita, ampî fino a 6 mm di diametro vecchio mai non róse tarlo Come questi [Amore] ’l mio core (Petrarca). Quindi, metaforicamente ...
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consumare1
consumare1 v. tr. [dal lat. consumĕre (v. consumere), ravvicinato, già nel lat. tardo, per la coniug. a consummare (v. consumare2)]. – 1. a. Logorare, finire a poco a poco con l’uso: c. la [...] sacerdote che si comunica durante la messa. d. Riferito al tempo, impiegare, trascorrere: infruttuose. 2. fig. a. Logorare, detto della salute o di organi del corpo la vista. b. Struggere, travagliare: l’amore lo consuma; vedi come lo consuma l’invidia ...
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maledizione
maledizióne (ant. maladizióne) s. f. [dal lat. maledictio -onis, der. di maledicĕre «dir male»; propr. «maldicenza»]. – 1. a. L’atto e le parole con cui si maledice, con cui cioè s’invoca [...] della madre; chi esercita il mestiere di traduttore o d’interprete dovrebbe essere onorato, in quanto si adopera per limitare non possa tornar, l’etterno amore (Dante). c. Più genericam., . In funzione di predicato, detto di tutto ciò che costituisce ...
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balzare
v. intr. [lat. tardo balteare, der. di balteus: v. balzo2] (aus. essere). – 1. Saltare su, detto propr. di un corpo elastico (v. balzo1 e cfr. rimbalzare): la palla è balzata sul tavolo; per [...] cuore mi balzava in petto (dalla gioia, dalla commozione, per amore, ansietà); Pur ti riveggo, e il cuor mi balza in . pass. balzato, anche come s. m., in musica, colpo d’arco ottenuto facendo rimbalzare con frequenza, alla metà, l’arco sulla corda ...
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promettere
prométtere v. tr. [lat. promĭttĕre, comp. di pro-1 e mĭttĕre «mandare»; propr. «mandare avanti»] (coniug. come mettere). – 1. a. Annunciare ad altri la propria intenzione di fargli o dargli [...] assicurarsi reciprocamente qualcosa: promettersi amore eterno. c. Significato ancora gran Maumette ..., Ciò che detto ha, tutto osservar promette (Ariosto di buono; con altra costruzione: oggi promette d’essere una bellissima, una brutta, una pessima ...
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propriamente
propriaménte (pop. propiaménte) avv. [der. di proprio]. – Realmente, veramente, a dire le cose come sono: i fatti si sono svolti p. così; lui p. non ne ha alcuna colpa; esattamente, precisamente: [...] , adatto: vestire p.; comportarsi p.; prende amore in gentilezza loco Così propïamente Come calore in . indicata contro le punture d’insetti; ant., espressamente, figuratamente. Comune la locuz. propriamente detto, che viene aggiunta a un vocabolo ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] un impianto, di un sistema, ecc.: schema d’insieme e s. parziali, che riproducono, rispettivamente, appartiene lo s. a blocchi (detto anche stenogramma), costituito da una affrontare separatamente sesso, intelligenza, amore (Enrico Palandri). 6. In ...
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attrizione
attrizióne s. f. [dal lat. tardo attritio -onis, der. di atterĕre «sfregare», part. pass. attritus]. – 1. Nella teologia cattolica, il dolore dei peccati commessi (detto anche contrizione [...] ), che deriva non dall’amore puro verso Dio, ma da motivi imperfetti (consapevolezza della perdita dei benefici divini, timore della pena). 2. ant. Sfregamento, attrito: volendo mostrare come i corpi durissimi per l’a. d’altri più molli possano ...
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menomare
v. tr. e intr. [der. di menomo] (io mènomo, ecc.). – 1. tr. Rendere o far apparire minore; sminuire: m. il merito, il prestigio, il buon nome di qualcuno; m. l’opera altrui; non cercare di m. [...] : ricordatole il passato tempo e ’l suo amore mai per distanzia non menomato (Boccaccio); le sue soggetto; anche con sign. intr., detto della luna, come sinon. antiquato menomante E i pastori cominciano a partire (D’Annunzio). ◆ Part. pass. menomato, ...
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serpentello
serpentèllo s. m. [dim. di serpente]. – 1. a. Serpente di piccole dimensioni: i visitatori facevano ressa per guardare il s. che in pochi giorni si era prodigiosamente trasformato in un drago [...] senso fig. e spesso iron., chi è maligno o di astuzia sottile: È amore un ladroncello, Un serpentello è amor; Ei toglie e dà la pace, Come gli piace, ai cor (L. Da Ponte). 2. Fuoco d’artificio composto come la fontana, che si usa per guarnire l’altro ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...