serpentello
serpentèllo s. m. [dim. di serpente]. – 1. a. Serpente di piccole dimensioni: i visitatori facevano ressa per guardare il s. che in pochi giorni si era prodigiosamente trasformato in un drago [...] senso fig. e spesso iron., chi è maligno o di astuzia sottile: È amore un ladroncello, Un serpentello è amor; Ei toglie e dà la pace, Come gli piace, ai cor (L. Da Ponte). 2. Fuoco d’artificio composto come la fontana, che si usa per guarnire l’altro ...
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gonfalone
gonfalóne (ant. confalóne) s. m. [dal fr. ant. gonfalon, che è dal franco *gundfano «bandiera di guerra»]. – 1. Antica denominazione dello stendardo del Comune medievale, e genericam. del vessillo [...] selvaggio è così chiamato il ramo fiorito, detto maggio o maio (v. queste due voci da giovani e innamorati come simbolo dell’amore e della primavera. 2. G. pontificio un ombrellone a spicchi di rosso e d’oro sormontato da un piccolo globo con ...
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lui
pron. pers. m. sing. [lat. volg. *ĭllui, dativo di ille (per il classico illi), sull’analogia di cui]. – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 3a pers. sing. egli, riferita in genere a persona, [...] e dopo anche, neppure, nemmeno, perfino, ma e sim.: l’ha detto lui; non sembra più lui; è meglio che decida lui; non può vede Vedi ’l mio amore (Petrarca); O Elvira, Elvira, oh lui felice, ... a cui tu schiuda Il sorriso d’amor! (Leopardi). 3. In ...
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vacuo
vàcuo agg. e s. m. [dal lat. vacuus, affine a vacare: v. vacare]. – 1. agg., letter. Vuoto, privo, mancante: le file sempre restavano intere e niuno luogo era di combattitori vacuo, eccetto che [...] sentimento; mente v. di pensieri, d’idee; più frequente senza complemento sottintendendosi ; mente v.; vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell’animo ); nelle artiglierie ad avancarica, era detto vacuo il vano che stava tra il ...
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ingenuo
ingènuo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ingenuus, comp. di in-1 e tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.; propr. «indigeno, nativo; nato libero», poi «onesto, schietto, semplice»]. – 1. a. [...] Di persona che, per semplicità d’animo e soprattutto per inesperienza degli uomini e del si apre alle prime emozioni dell’amore; anche, ruolo di ragazza Con uso fig., nel linguaggio scient., detto di teorie, concetti, ipotesi di carattere intuitivo ...
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poliamoroso
agg. Proprio, caratteristico del poliamore; che pratica il poliamore. ◆ La tendenza equivale alla pratica, o alla possibilità, d'intrattenere molti rapporti intimi simultaneamente, con la [...] 27esimaora.corriere della sera.it, 18 maggio 2017, Sesso e amore) • Se una volta era “two is meglio che one”, la faccenda si complica e diventa ufficiale. In Colombia tre uomini hanno detto “sì”: è il primo matrimonio che sancisce l’inizio di una ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...