mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] nomi di parentela, v. possessivo); o rapporti d’altra natura: la mia patria, il mio un genitivo oggettivo: l’ha fatto per amor mio (per amore verso di me, per il fatto mia (opinione); dite la vostra che ho detto la mia (è una delle formule con cui ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] l’arco (Petrarca, riferendosi ad Amore), dove non pur equivale all’ sull’analogia tra due o più termini, d’una prop. o d’un periodo: ho comprato un cappotto di te l’avevo pur detto di stare attento, eppure te l’avevo detto ...; si deve pur campare ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] descrittivi e classificatorî e che trovano la loro sintesi, come si è detto sopra, nella storia naturale. 2. a. Di cosa che è chimici. d. Di qualità, istinti, caratteri, che l’uomo ha per natura (con sign. affine a nativo, innato): che l’amore della ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] ); l. d’ufficio; l. autografa, dattiloscritta; l. circolare, e più com. una circolare s. f.; l. d’amore, d’affari, di notarile da cui risulta la confessione di un debito; attualmente, è detta l. di cambio la cambiale tratta; l. di pagamento, forma ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] e pesante, venato di rossiccio; il legno rosa della Martinica (detto anche legno di Rodi), bruno con zone scure, fornito da letterario, cinematografico o televisivo, caratterizzato da una tematica d’amore, di tono sentimentale e comunque leggero, e, ...
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eterno
etèrno (ant. ettèrno) agg. e s. m. [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età]. – 1. agg. Che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine, detto spec. [...] ). Che durerà quanto la vita dell’uomo: promettere gratitudine e.; giurare e. amore. c. Iperb., che dura (o è durato o durerà) molto tempo: i suoi e. lamenti; eccolo, quell’e. seccatore! d. Continuo, ininterrotto: in quelle regioni è eterna primavera; ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] e ’l tuo valore Da ogne creatura (Purg. XI, 4) o Dio stesso, detto l’etterno valore (Purg. XV, 72; Par. I, 107 e XXIX, 143), qualche singola facoltà, come la vista: io ti fiammeggio nel caldo d’amore ..., Sì che del viso tuo [= della tua vista, dei ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] delle sue viscere; il f. dell’amore (il figlio nato dal matrimonio; più . a. Prodotto, in genere: tutto ciò che ha detto, è puro f. di fantasia (o della sua fantasia studio, da una lettura, dall’esperienza. d. Nel linguaggio giur. ed econ., qualsiasi ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] com. liscio); [Aristotile] pone, come è detto, moti semplici e moto misto, chiamando semplici persona occupa il grado iniziale d’una carriera o il più basso d’una gerarchia (con questa semplicemente parlando, dicono che Amore trae altrui del senno ( ...
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zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] portano la z. paonazza; e fig.: Con vile z. te lega d’amore (Iacopone). 2. Fascia, striscia, porzione di superficie o di spazio, . In cristallografia, insieme di facce parallele a uno stesso asse (detto asse di zona). 3. a. Parte di un terreno, area ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...