yoga
yòga s. m. [voce sanscr. ‹i̯óoġa›, che significa propr. «unione, congiunzione (dell’uomo con la divinità)»], invar. – 1. Termine con cui viene indicato un vasto complesso di tecniche ascetiche, [...] ’offesa a ogni creatura, rispetto per la verità, purezza di spirito e di corpo, studio dei testi sacri, devozione verso la divinità); il terzo e il quarto costituiscono la preparazione fisica (assunzione di particolari posizioni del corpo convenienti ...
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fioretto1
fiorétto1 s. m. [dim. di fiore]. – 1. letter. Fiorellino, piccolo fiore: Quali fioretti, dal notturno gelo Chinati e chiusi (Dante). 2. a. ant. La parte migliore di una categoria di persone [...] di una storia o leggenda, come i notissimi F. di s. Francesco. 4. Sacrificio, astinenza, atto di rinuncia fatto volontariamente per devozione: fare un f. alla Madonna; il nome deriva dall’offerta di un fiore sull’altare, per la Madonna o un santo ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi [...] morte o nella bara, nella positura che di solito si dà alle salme. b. Atteggiato: volto c. a mestizia, a modestia, a devozione; s’avanzava diritto, con passo superbo, con la testa alta, con la bocca c. all’alterigia e allo sprezzo (Manzoni). In tutti ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] d’ossequio, spec. nella chiusa delle lettere, anche l’espressione del sentimento (sempre al plur.): gradisca i s. della mia devozione; con i s. della mia più profonda stima, ecc. In altri casi, al plur. (letter.), di sentimenti elevati: uomo, donna ...
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provetto
provètto agg. [dal lat. provectus, part. pass. di provehĕre «avanzare, inoltrare», comp. di pro-1 e vehĕre «condurre»]. – 1. letter. a. Avanzato, maturo, non più giovane: età p.; amore Sospiro [...] , avvocato, medico p.; uno sciatore p.; da quando vive sola è diventata una cuoca p.; da bambino spiavo con atterrita devozione quell’uomo sottile, ossuto, il viso allungato dalla fronte altissima, un naso fragile e fine dalle pinne sensibili che mai ...
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altarizzarsi
v. intr. pron. (iron.) Elevarsi da sé al rango di modello, mettersi su un altare, su un piedistallo. ◆ i giovani scrittori ci sono - e sono tanti - agiscono sull’impulso del momento privato [...] recupero di un mondo e di una civiltà, e la scrittura di [Renzo] Paris si altarizza a un tentativo di devozione postuma che diventa - crediamo - la giustificazione per tutta una vita di scelte lontane dalle aspirazioni materne. (Sergio Pent, Stampa ...
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inveterato
agg. [dal lat. inveteratus, part. pass. di inveterare «far invecchiare» e di inveterascĕre «invecchiare, diventare consuetudinario», der. di vetus -tĕris «vecchio»]. – Invecchiato; oggi solo [...] persona stessa: essere i. nel vizio, nel malcostume. Più raro, di condizioni o sentimenti o consuetudini positive: un affetto i.; la sua i. devozione; co’ quali modi è impossibile che si conservi una libertà i., ben fondata e sicura (Guicciardini). ...
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svisceratezza
svisceratézza s. f. [der. di sviscerato]. – Espressione, manifestazione eccessiva di sentimenti d’affetto o di devozione: mossi da quella s. servile che s’invanisce e si ricrea nello splendore [...] altrui (Manzoni) ...
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induismo
indüismo s. m. [der. di indù]. – Complesso di dottrine, di credenze, di riti che costituiscono una fase della vita religiosa dell’India; in esso confluiscono elementi genuinamente arî (che si [...] , Visnù e Śiva, spesso riunite nella triade indiana (Trimūrti) raffigurata da un corpo con tre teste; attenuatasi col tempo la devozione per Brahma, l’alternativa rimane fra Visnù e Śiva, concepiti l’uno e l’altro (dai rispettivi fedeli) come l’unico ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale fu frequente la devotio pro salute principis,...
devozionismo
s. m. Ostentazione di devozione religiosa.
• Al termine della funzione, Franco Pizzolato, ha letto, a nome della comunità parrocchiale, una lettera intensa e vibrante [...] Poi, con pudore e tenendola ben alla larga dal «devozionismo»,...