pretto
prètto agg. [prob. forma sincopata di puretto, dim. di puro]. – Sinon. letter. di puro, schietto, cioè non alterato o non misto con altro: un buon bicchiere di vino p., genuino, oppure non annacquato; [...] un bracciale di oro p.; e con riferimento a lingue o dialetti e al modo di parlarli o di pronunciarli: parlava il fiorentino p., si esprimeva in un p. napoletano, mi rispose con un p. accento francese. Non com. in altre espressioni, o riferito a sost ...
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versura
s. f. [lat. versūra «conversione, svolta» (der. di vertĕre «volgere», part. pass. versus); in alcuni dialetti merid. la parola indica il punto del campo dove finisce un solco e l’aratro si volge [...] per iniziare un solco nuovo, e questa stessa svolta dell’aratro]. – Unità di misura di superficie agraria, in uso nelle province di Foggia e di Matera, con valore che varia da luogo a luogo: il più diffuso ...
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germanico1
germànico1 agg. [dal lat. Germanǐcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Germani antichi: le genti g.; la religione g.; il diritto g., ecc. (v. germano1). 2. Della Germania moderna: confederazione g.; [...] cultura g.; Istituto g. di archeologia. Talvolta usato anche come sinon. di tedesco. 3. In linguistica, di lingua o dialetto facente parte di quel gruppo di lingue di origine indoeuropea che hanno come caratteristica comune la cosiddetta «mutazione ...
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crogiolo
crogiòlo (letter. crogiuòlo) s. m. [dal fr. croiseul, nome di una specie di lampada]. – 1. Recipiente usato per fondere metalli, vetri, ecc., in genere di forma cilindrica o tronco-conica, fatto [...] spillati periodicamente. 3. In senso fig., mezzo, ambiente in cui si compie una fusione di elementi diversi: quei dialetti, reliquie dei vecchi linguaggi italici passati per il crogiuolo latino (Carducci); mettere nel c., fondere varî elementi per ...
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smarrire
v. tr. [der. del francone *marrjan, cui si attribuisce il sign. di «irritarsi, essere di cattivo umore», col pref. s- (nel sign. 6)] (io smarrisco, tu smarrisci, ecc.). – 1. Non riuscire più [...] un colore Che non è pallidezza, ma candore (T. Tasso); con questo sign., il verbo è tuttora vivo e comune in dialetti dell’Italia settentr.: sono colori, tinte, o stoffe, che smarriscono facilmente; hai visto com’è smarrita questa camicetta! ◆ Part ...
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turcomanno
agg. e s. m. (f. -a) [adattam. ital. del pers. Turkmān e dell’arabo Turkumān], disus. – Del Turkmenistàn, regione storica e stato dell’Asia occidentale, tra il Mar Caspio a ovest, il Kazakistan [...] t.; la popolazione t., le tribù t. (e, come sost., cittadino, abitante, oriundo del Turkmenistan: le tradizioni dei T.); i dialetti t., la lingua t. (e come s. m. il turcomanno), appartenenti a un gruppo turco della famiglia altaica. V. anche ...
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smarrito
agg. [part. pass. di smarrire]. – 1. Che non si ha più, che si è perduto e non si è ancora ritrovato: ufficio oggetti s.; cani s.; la pecora s., nel noto passo del Vangelo di Luca (15, 3-6) [...] dal sign. precedente nell’esempio dantesco, mentre nel verso del Tasso attesta il valore che esso ha ancor oggi in dialetti settentr. come part. pass. di smarrire «stingersi» (v. la voce prec., nel sign. 3). ◆ Avv., non com., smarritaménte, con aria ...
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lacco
s. m. [lat. tardo dei glossarî laccus, che è dal gr. λάκκος «cavità, fossa»] (pl. -chi). – Voce dei dialetti merid. per indicare un avvallamento di terreno. Compare anche in toponimi, per es. Lacco [...] Ameno nell’isola d’Ischia ...
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turkmeno
turkmèno (o turcmèno) agg. e s. m. (f. -a) [adattam. del turco Türkmen]. – Del Turkmenistàn, già repubblica federata dell’URSS e dal 1991 repubblica autonoma: i dialetti t., la lingua t. o, [...] come s. m., il turkmeno. Come sost., abitante o nativo del Turkmenistan. V. anche turcomanno ...
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strombo2
strómbo2 s. m. [dal lat. strombus, gr. στρόμβος «conchiglia»]. – Nome ital. del genere Strombus (v. strombidi) e delle conchiglie che ne fanno parte (in alcuni dialetti, anche nella forma strómbolo). ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).