polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, [...] della Polonia; corridoio p., v. corridoio n. 3 a; la lingua p. (o, come sost., il polacco), l’insieme dei dialetti parlati dai Polacchi in gran parte del territorio politico dell’attuale Polonia, in alcune zone della Repubblica Ceca, della Germania ...
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acheo
achèo agg. e s. m. [dal lat. Achaeus, gr.᾿Αχαιός]. – 1. Nome, per lo più usato al plur., con cui nei poemi omerici sono designati i Greci, sinon. quindi letter. di greco: Nestore, degli Achei gloria [...] Peloponneso (anche acaico): lega a., confederazione costituitasi nel 4° sec. a. C. tra i cantoni dell’Acaia; dialetto a., uno dei dialetti del nord-ovest della Grecia antica, diffuso nell’Acaia peloponnesiaca e nelle colonie di Metaponto e Posidonia ...
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vestfaliano
agg. e s. m. – Della Vestfàlia, regione storica della Germania nord-occid.: l’economia v., i dialetti v., ecc. In partic., piano v., o, come s. m., il vestfaliano, in geologia, il piano medio [...] del periodo carbonifero, di facies continentale o litorale, con terreni prevalentemente costituiti da alternanza di argilloscisti e di arenarie, cui sono intercalati numerosi strati di carbone; in Italia ...
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palaia2
palàia2 s. f. [dal catal. palaya, che è il lat. tardo pelaica, der. del gr. πελαγικός «del pelago, marino»]. – Nome della sogliola, in molti dialetti dell’Italia meridionale. ...
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buriato
s. m. (f. -a) e agg. – Appartenente alla popolazione dei Buriati (russo Burjaty), di razza tungusa e religione lamaistica, che oggi costituisce la Repubblica autonoma dei Buriati, situata nella [...] Siberia orientale, a est del lago Bajkal. Anche, denominazione dei dialetti parlati dai Buriati, che formano uno dei rami orientali delle lingue mongoliche. ...
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-ello
-èllo [lat. -ĕllus]. – Suffisso nominale e aggettivale alterativo avente valore diminutivo o attenuativo, e talvolta spregiativo: alberello, asinello, cattivello, fontanella, paesello, poverello, [...] , come -(i)cello (botticella, campicello, fiumicello, grotticella, venticello e bastoncello, ladroncello) e -erello con la variante regionale -arello (coserella, fatterello, f[u]ocherello, vocerella). Altri ampliamenti sono diffusi nei dialetti. ...
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burlare2
burlare2 v. tr. e intr. [lo stesso etimo del settentr. borlare (v.)] (come intr., aus. essere). – Ant. verbo, ancora in uso in alcuni dialetti (per es., nell’aretino e, nella forma borlare, [...] borlà, nel milanese), che significa rotolare e, come intr., cascare. Ne deriva, prob., l’uso fig., ant., di gettar via, sprecare: Gridando: «Perché tieni?» e «Perché burli?» (Dante; ma i commentatori non ...
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malga
s. f. [voce dei dialetti alpini, di origine preromana]. – 1. a. Pascolo tipico delle Alpi orientali italiane, e in parte di quelle centrali, dove soggiornano gli animali, spec. bovini, durante [...] l’estate. b. Il fabbricato, o il complesso di fabbricati, di legno o misti di legno e muratura, che si trovano sul terreno del pascolo per il ricovero del bestiame, il deposito del latte e degli attrezzi, ...
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tedeschizzare
tedeschiżżare v. tr. [der. di tedesco]. – Rendere tedesco, conformare o adattare alla lingua, alla cultura e alla civiltà tedesca: il predominio tedesco ha in parte tedeschizzato i dialetti [...] ladini dell’Alto Adige. Nel rifl. o nell’intr. pron., diventare tedesco: minoranze etniche, parlate slave di confine che tendono a tedeschizzarsi ...
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rotato
agg. [der. di r(u)ota nel sign. 1, part. pass. di r(u)otare nel sign. 2]. – 1. In botanica, di corolla gamopetala actinomorfa a tubo molto corto e lembo spianato, che ricorda la forma di una ruota; [...] per es., nella boragine e nel verbasco. 2. In fonetica, denominazione ormai rara della r apicale pronunciata con una serie di vibrazioni successive: la «r» rotata di alcuni dialetti settentrionali. ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).