mulo
s. m. (f. -a) [lat. mūlus]. – 1. In zoologia, l’ibrido derivato dall’unione di un asino con una cavalla, simile per la sua conformazione all’asino, con testa pesante, orecchie grandi e grosse, criniera [...] sterile (anche vegetale). 3. Attraverso il sign. volgare e spreg. di bastardo (cfr. mulatto), il termine è divenuto, nei dialetti veneti orientali (Trieste, Istria e Dalmazia), sinon. di ragazzo e al femm. di ragazza, talora con sign. spreg. (un ...
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focese
focése agg. e s. m. e f. [dal lat. Phocensis]. – Della Fòcide (gr. Φωκίς, lat. Phocis), regione storica della Grecia centrale; abitante, nativo, originario della Focide. Dialetto f. (o, come s. [...] m., il focese), uno dei dialetti greci del gruppo detto «del nord-ovest». ...
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sine
avv. – Forma rafforzata dell’avv. sì con -ne epitetico, in uso nella lingua ant. e ancora oggi nei dialetti centro-merid., soprattutto in risposte (cfr. none1). ...
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pezzetta
pezzétta s. f. [dim. di pezza]. – 1. Piccolo pezzo o ritaglio di tela, di stoffa o di altro tessuto; fam. e region. in senso generico (le bambine si divertivano a cucire pezzette di vario colore [...] a pecetta, per cui si potrebbe pensare a una reciproca influenza tra le due forme); con altro uso fig., limitato a dialetti settentr., spec. il veneto, mettere la p. (meno com. mettere la pezza), intervenire inopportunamente nei fatti o nei discorsi ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come [...] (sebbene si parli anche di sanscrito-vedico) che ne è la cristallizzazione grammaticale, e più vicina nei caratteri morfologici e sintattici ai dialetti pracriti; l’epoca v., il periodo v., compresi tra l’inizio del II e la metà del I millennio a. C ...
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velare1
velare1 agg. e s. f. [der. di velo1]. – Del velo palatino. In fonetica, di articolazione in cui il dorso della lingua tocca o fronteggia a distanza variabile il velo palatino: consonanti, vocali [...] es. granchio 〈ġràṅkio〉, chiunque 〈ki-ùṅkue〉) e anche le vocali (dette pure labiovelari) ò, ó, u (es. fossa 〈fòssa〉, rossa 〈róssa〉, bussa 〈bùssa〉). Altre lingue e dialetti conoscono altri suoni velari: per es. l’a ingl. di father, l’l ingl. di well. ...
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zapoteco
żapotèco agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. zapoteca (pl. zapotecas), adattam. del nome indigeno] (pl. m. -chi). – Appartenente a una popolazione indigena, antica e moderna, del Messico centro-merid., [...] stanziata nell’attuale stato di Oaxaca: le tribù z.; l’arte, la cultura z.; la ceramica z. precolombiana; la lingua z., i dialetti z. (e assol., come s. m., lo zapoteco). ...
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laziale
agg. e s. m. e f. [dal lat. Latialis]. – Del Lazio, regione storica e geografica dell’Italia centrale: la popolazione l.; l’antica civiltà l.; dialetti l.; ferrovie laziali. Come sost., abitante [...] o nativo del Lazio; anche, giocatore o tifoso della squadra della Lazio, società sportiva di calcio ...
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tabbuto
(o tabutto) s. m. [dall’arabo tābūt «cassa, bara», di origine etiopica e aramaica, forse egiziana]. – Voce sicil. (tabbutu, tabuttu), ma diffusa con varianti anche in altri dialetti merid. (napol. [...] taùto, tavùto, ecc.), che significa «cassa da morto», ma anche più genericam. «cassa, scrigno» e sim. (cfr. anche pisano ant. tambuto «forziere»): ora che il malato sta meglio, Ciuco vestito risponde che ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).