tiratore
tiratóre s. m. (f. -trice) [der. di tirare]. – 1. Chi tira, chi compie l’azione di tirare. Tranne alcune locuz. isolate (come le due squadre di tiratori, nel tiro alla fune; i t. della rete, [...] il pericolo in cui io era, ... tagliò i t. del cocchio con maravigliosa prestezza, affine che il movimento de’ cavalli non mi soffocasse (L. Da Ponte). 3. Forma dei dialetti centro-merid. per tiratoio (in questo sign., come calco del fr. tiroir). ...
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capostorno
capostórno s. m. [comp. di capo e storno1, che in dialetti settentr. significa «stordito»]. – Affezione cerebrale dei cavalli, bovini, ovini, cani (detta anche capogatto o balordone), caratterizzata [...] da indolenza, stordimento, alterazione della coscienza e della motilità ...
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sipa
avv. [lat. sīc rafforzato con post «poi»; cfr. sipo del bolognese moderno e di altri dialetti settentr.]. – Forma rafforzata dell’affermazione sì, nel dialetto bolognese ant.; ne fa cenno Dante [...] (Inf. XVIII 60-61): tante lingue non son ora apprese A dicer ‛sipa’ tra Sàvena e Reno; cfr. anche Tassoni (La secchia rapita I, 5): tra quei del Sipa [i Bolognesi] antica lite E quei del Potta [i Modenesi] ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia [...] zona montuosa fra la Mesopotamia, le vallate merid. del Caucaso e la costa sud-orient. del Mar Nero, che, nella forma classica, sopravvive come lingua liturgica della Chiesa, oggi suddivisa in due dialetti principali (a. orientale e a. occidentale). ...
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ceremisso
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla popolazione finnica dei Ceremissi (russo Čeremisy), che abitano la regione fra il medio Volga e la Vjatka (Russia). Lingua c., lingua parlata [...] dai Ceremissi, divisa in tre dialetti, appartenente alla famiglia ugro-finnica. ...
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scomparire
v. intr. [der. di comparire, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come comparire; nelle accezioni del n. 1 si preferiscono al pres. le forme io scompàio, tu scompari, ecc., pass. rem. scomparvi, [...] . c. Cessare di esistere, estinguersi, cadere nell’oblio o in disuso: un popolo, una civiltà che sta per s.; dialetti, costumi, tradizioni che stanno scomparendo. Con riferimento a fenomeni morbosi, a condizioni fisiche e psichiche, e sim., cessare ...
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etnogastronomia
s. f. Gastronomia tipica di un’etnia. ◆ L’obiettivo del progetto, voluto fortemente dal sindaco [Walter] Veltroni e coordinato dall’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut, è installare [...] popolari, le usanze, il patrimonio architettonico, storico ed artistico, l’attività agricola e pastorale, il museo, i dialetti, l’etnogastronomia e via dicendo». (Stampa, 1° giugno 2008, Imperia, p. 64).
Composto dal confisso etno- aggiunto ...
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grico
agg. [da una forma grico «greco», variamente attestata nei dialetti della Terra d’Otranto] (pl. m. -ci o -chi). – In dialettologia e sociolinguistica, lo stesso che grecanico nel sign. 2. ...
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annamitico
annamìtico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Dell’Annam, degli Annamiti. Come s. m., la lingua parlata dagli Annamiti, di posizione non ben chiara, monosillabica, distinta in varî dialetti, che [...] ha subìto forti influssi cinesi, soprattutto nel lessico ...
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vepso
vèpso agg. e s. m. (f. -a). – Dei Vepsi, relativo ai Vepsi, popolazione del gruppo finnico occid., stanziata nel territorio compreso fra le rive occid. del lago Onega e i corsi dei fiumi Svir e [...] Ojat: la cultura, la civiltà v., ormai adeguata a quella russa; la popolazione v.; i dialetti v., la lingua v., e come s. m. il vepso, la lingua dei Vepsi, appartenente al ramo balto-finnico del gruppo linguistico ugrofinnico. ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).