tu'
tu’ agg. poss. – Forma tronca di tuo (e rispettivam. di tua, tuoi, tue), frequente nell’uso pop. tosc., in posizione proclitica: il tu’ babbo (a Firenze pronunciato 〈ittubàbbo〉), la tu’ mamma, i [...] tu’ soceri, le tu’ figliole. S’incontra peraltro come forma pop. anche in altri dialetti. ...
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eleo
elèo agg. [dal lat. Elĕus, gr. ᾿Ηλεῖος]. – Dell’Èlide, regione del Peloponneso, dove si celebravano i giochi olimpici: le vittorie e.; la palma e.; tra l’e. quadrighe (Foscolo); gli atleti ignudi [...] e il campo eleo ... mirò (Leopardi); De’ corridori e. (Carducci). Dialetto e. (anche s. m., l’eleo), dialetto dell’Elide, che apparteneva al gruppo dei dialetti greci del nord-ovest. ...
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plurilinguismo
s. m. [der. di plurilingue]. – Situazione di una comunità o di un territorio in cui, per la posizione di confine o per la composizione etnica, sono in uso più lingue; anche, la capacità [...] di un singolo individuo o di un gruppo etnico di esprimersi facilmente in più lingue, o anche dialetti, o di usare più livelli di linguaggio. In partic., uso di diversi registri linguistici ed espressivi in un testo letterario: il p. di C. E. Gadda. ...
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-acchio
-àcchio [lat. -acŭlum, sovrappostosi alla terminazione -acŭlus di dim. formati col suff. -ŭlus applicato a nomi il cui tema terminava in -ac-, come audacŭlus, da audax «audace», e loquaculŭs, [...] nominale derivativo e alterativo il cui valore strumentale (batacchio, spauracchio) è affiancato da quello diminutivo (orsacchio) o attenuativo (verdacchio). Le basi sono per lo più nominali. Nei dialetti è attestato anche il valore spregiativo. ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] , il troncamento: il mi’ amico, la mi’ mamma, i mi’ figlioli. Nella lingua antica, e ancora oggi in gran parte dei dialetti merid., si unisce come enclitica a nomi di parentela, assumendo la forma mo, ma, ecc.: sarei sentita da fratelmo, se io t ...
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dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala [...] insegnanti e delle generazioni più giovani». (Gianluca Caltanissetta, Repubblica, 3 agosto 2006, Palermo, p. I).
Composto dal s. m. dialetto con l’aggiunta del confisso -fobia.
Già attestato nel Corriere della sera del 4 settembre 1992, p. 9 (Paolo ...
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bielorusso
(o belorusso) agg. e s. m. [adattam. del russo belorusskij «russo bianco»]. – 1. Della Bielorussia (già Russia Bianca; bielorusso Belarus´; russo Belorussija), repubblica dell’Europa nord-orientale: [...] . 2. s. m. Lingua parlata, oltre che in Bielorussia, in alcune regioni limitrofe della Polonia. Scarsamente differenziata in dialetti, si distingue dal russo, e si avvicina al polacco, per alcune pronunce, ed è assurta nella seconda metà del ...
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quiche
quiché 〈kičé〉 agg., spagn. – Appartenente alla popolazione indigena, così denominata, dell’America Centrale, di antica civiltà ma ora dispersa nelle zone montuose del Guatemala meridionale: le [...] tribù q., la cultura q., e come sostantivo un o una Quiché, le tradizioni popolari dei Quiché. In partic., la lingua, i dialetti q., e come s. m. il quiché, appartenenti alla famiglia linguistica quichoide (v.). ...
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quichoide
quichòide 〈kičòide〉 agg. [comp. dello spagn. quiché e -oide]. – Lingua q., dialetti q., e come s. m. il quichoide, famiglia linguistica dell’America Centrale appartenente al gruppo maya e, [...] con questo, al supergruppo penuti dell’America centro-settentrionale ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).