sine avv. [da sì, con -ne epitetico], region. - [forma rafforzata di sì, d'uso vivo nei dialetti centro-merid., spec. nelle risposte] ≈ e ↔ [→ SÌ]. ...
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proto- [dal gr. prō̂tos "primo", in composizione prōto-]. - 1. Primo elemento di molte parole composte, che significa "primo" in ordine di tempo o di spazio (protocanonico, protomartire), o in ordine d'importanza [...] gruppo linguistico-dialettale, stadio non attestato e quindi ricostruibile soltanto con la comparazione delle lingue e dei dialetti documentati (protogermanico, protoindoeuropeo). d. (chim.) Indica, fra più composti formati da un elemento a valenza ...
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zito /'tsito/ o /'dzito/ s. m. [voce di origine dial. (cfr. citto, citta "fanciullo, fanciulla", di alcuni dialetti tosc.)] (f. -a), ant. - [giovanotto non sposato] ≈ e ↔ [→ ZITELLO]. ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] è invece adatto a ciò che non è strettamente collegato con la sostanza di una cosa o, per lo più, di una questione, di una situazione e sim.: le cause dell’affermazione del fiorentino sugli altri dialetti d’Italia sono più estrinseche che intrinseche. ...
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Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] : anvedi quant’è scemo! La seconda, va’ o vah, è invece d’origine settentr. (da varda, imperat. di guardare in alcuni dialetti, secondo l’originario etimo germ. wardon), ma diffusasi nel registro fam. di gran parte dell’Italia: ma va’ là; vah che ...
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none /'nɔne/ avv. [da no e non, con -ne e rispettivam. -e epitetici], region. - [forma rafforzata di no e non, d'uso vivo nei dialetti centro-merid., spec. nelle risposte] ≈ e ↔ [→ NO]. ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] è invece adatto a ciò che non è strettamente collegato con la sostanza di una cosa o, per lo più, di una questione, di una situazione e sim.: le cause dell’affermazione del fiorentino sugli altri dialetti d’Italia sono più estrinseche che intrinseche. ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).