giuraddio
giuraddìo interiez. [da giuro a Dio]. – Formula esclamativa che esprime risentimento, irritazione, o accompagna un’affermazione decisa: g. che me la pagherà; questa volta, g., non mi sfugge!; [...] farai più niuna (Boccaccio); e come s. m.: manifestava la sua ira con molti giuraddio (o giuraddii). Si altera spesso per eufemismo in giuraddìa, giurraddina, giurammìo, o giurabbacco, giuraddiana (in cui si sostituisce Bacco e Diana al nome di Dio). ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, [...] Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti, o umana donna? (Pindemonte). In similitudini, con riferimento alla bellezza femminile: bella come una d.; sembra una d.; cammina come una d., di donna che inceda maestosamente, per naturale nobiltà di portamento o ...
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dimoranza
s. f. [der. di dimorare], ant. – Dimora (nei varî sign.): Diana ne può far testimonianza Che sempre seco ha fatto dimoranza (Sacchetti); su ’l Libano spesso e su ’l Carmelo In aerea magion [...] fo dimoranza (T. Tasso) ...
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rattiepidare
v. tr. (io rattièpido, ecc.). – Variante rara di rattiepidire: già il venereo fuoco gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana li avrebbe potuti rattiepidare (Boccaccio). ...
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abito bustier
(abito a bustier), loc. s.le m. Abito femminile la cui parte superiore è costituita da un bustino senza spalline e con reggiseno a balconcino. ◆ Il capo più sexy, un abito a bustier, si [...] Paola Pollo, Corriere della sera, 7 marzo 2003, p. 23, Cronache) • Di giorno, al country club della caccia, la moderna Diana si aggira tra divani, caminetti e quadri antichi, con gonne rigorose o giacche e pantaloni, di taglio maschile, aderentissimi ...
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sorore
soróre s. f. [dal lat. soror -oris; v. sorella e cfr. suora], poet. ant. – Sorella: Come a noi il sol, se sua soror l’adombra (Petrarca), come [si nasconde] a noi il Sole se la Luna, sua sorella, [...] gli fa ombra nell’eclissi (nella mitologia, Febo e Diana, personificazioni del Sole e della Luna, erano fratello e sorella). ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] astri: in chiuso loco Vorria celarla ai tanti o. del cielo (T. Tasso); analogam., li due o. del cielo (Dante), Apollo e Diana, cioè il Sole e la Luna. d. Occhio di sole, fascio di raggi luminosi che, penetrando in un ambiente attraverso un piccolo ...
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pesticciare
v. tr. e intr. [der. di pestare] (io pestìccio, ecc.; aus. avere). – Pestare ripetutamente con i piedi, camminando o anche stando fermi: sentì p. al piano di sopra, un passo leggero (Pratolini); [...] , schiacciare battendo col piede più volte: p. la cenere, la brace (per spegnere gli ultimi residui del fuoco); vide Diana gettare la sigaretta per terra e pesticciarla con una punta della scarpetta (Soldati). Meno com., pestare ripetutamente su una ...
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delio
dèlio agg. [dal lat. Delius, gr. Δήλιος]. – Dell’isola di Delo, nel mare Egeo: marmo delio. Presso gli antichi, attributo di Apollo, con riferimento alla nascita del dio nell’isola di Delo, dove [...] Sole, che con Apollo o Febo era identificato: Quando al freddo Scorpion Delio ritorna (L. Alamanni). Il femm. Delia era epiteto di Diana (anch’essa nata nell’isola di Delo) e della Luna con lei identificata: quei colori Onde fa l’arco il Sole e Delia ...
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tormentonismo
s. m. (iron.) Tendenza a riproporre insistentemente fenomeni, articoli o programmi televisivi. ◆ Lorenzo Mieli, mente ed esecutore del progetto con la sua società Wilder, è convinto di [...] [«Boris»] dilaghi: «Che sfondi il tormentonismo». Il neologismo non dispiacerà a suo padre Paolo, il direttore del Corriere. (Diana Zuncheddu, Giornale, 16 aprile 2007, p. 22, Spettacoli).
Derivato dal s. m. tormentone con l’aggiunta del suffisso ...
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(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come assistente ai parti ( D. Lucina) al pari...
Nome di alcune attrici della commedia dell’arte.
Compagnia della D. Nome assunto negli ultimi decenni del 16° sec. dalla compagnia dei Desiosi per la celebre Diana Ponti (in arte Lavinia) che ne faceva parte.