punzone
punzóne s. m. [lat. punctio -ōnis «puntura», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. tosc. e letter. Forte colpo dato col pugno o con la mano aperta: fattoglisi incontro, gli diè [...] nel viso un gran p. (Boccaccio); Orlando ... da lor si difende co’ punzoni (Pulci); con un gran p. nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva incontro (Manzoni). 2. Arnese ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] . per significare il fatto d’esser vivo; e così in Dante: Mentre ch’io forma fui d’ossa e di polpe Che la madre mi diè (quand’ero ancora unita al corpo: è l’anima di Guido da Montefeltro che parla). Con altro senso: era proprio lui, in carne e ossa ...
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scoprire
(ant. o poet. o region. scovrire) v. tr. [comp. di s- (nel sign. 1) e coprire] (coniug. come coprire). – 1. a. Togliere ciò che serve a coprire, a riparare, a nascondere alla vista: s. una pentola; [...] : E avvegna ch’assai possa esser sazia La sete tua perch’io più non ti scuopra (Dante); Io vo’ che tu mi scopra Chi diè consiglio e chi fu insieme all’opra (T. Tasso); i suoi desiri Ella scopre a te solo (Parini); come rifl., manifestare il proprio ...
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menzogna
menzógna s. f. [lat. *mentionia, der. di mentiri «mentire»]. – 1. Affermazione contraria a ciò che si sa o si crede vero, o anche contraria a ciò che si pensa; alterazione (oppure negazione, [...] . sembianza (Boccaccio). M. convenzionali: espressione, tratta dal titolo di un’opera di M. Nordau del 1883 (Die konventionellen Lügen der Kulturmenschheit «Le menzogne convenzionali dell’umanità civile»), usata spesso per indicare tutto il complesso ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] più ne metta; soprattutto in connessione con altro pronome: gliene disse (sottint. di insulti), gliene diede (botte, legnate); Gliene diè cento, e non sentì le diece (Dante, di Ercole che uccise Caco colpendolo ripetutamente con la sua clava). 2. In ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico [...] del modo in cui si presenta e manifesta una realtà. In Hegel, f. dello spirito (titolo di una sua opera, Die Phänomenologie des Geistes, 1807), il processo attraverso cui lo spirito si eleva dalle forme più elementari di conoscenza alle esperienze ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] illa, illud (il sardo su, sa deriva invece da ipsum, ipsam); da un antico pronome dimostrativo derivano anche il ted. der, die, das e l’ingl. the. Nelle lingue romanze e germaniche, esiste inoltre un articolo indeterminativo, la cui forma è la stessa ...
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crollo
cròllo s. m. [der. di crollare]. – 1. Forte scossa data o ricevuta, movimento di persona o di cosa che si scuote: al primo c. dell’albero, gran parte dei frutti venne giù; dare un c., scuotere, [...] scrollare; e con sign. intr.: dimmi, se tu sai, perché tai crolli Diè dianzi ’l monte (Dante); senza far crollo, senza scuotersi, senza fare un movimento: Cadde morto colui senza far c. (Berni). 2. a. Caduta improvvisa e violenta di una struttura, ...
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prigione1
prigióne1 (ant. pregióne) s. f. [dal fr. prison, che è il lat. pre(he)nsio -onis «l’atto di prendere», der. di pre(he)ndĕre «prendere» (v. prendere e prensione)]. – 1. a. Lo stesso che carcere, [...] c. Con uso più personale e poet., stato di soggezione (soprattutto alla potenza dell’amore): Amor con sue promesse lusingando Mi ricondusse a la prigione antica, E die’ le chiavi a quella mia nemica Ch’ancor me di me stesso tene in bando (Petrarca). ...
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scrigno
s. m. [lat. scrīnium]. – 1. a. Cofanetto, piccolo forziere di legno o altro materiale, spesso pregiato, destinato a custodire gioielli, denaro e oggetti preziosi: uno s. pieno di monete d’oro; [...] locuz. essere uno s. di virtù, di bontà, di saggezza, e sim., possedere queste qualità in sommo grado. 2. fig., ant. Gobba di persone o di animali, spec. del cammello: Morgante diè di morso nello scrigno E tutto lo spiccò con un boccone (Pulci). ...
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Città capoluogo di circondario del dipartimento della Drôme, situata sulla riva destra del fiume Drôme, a 395 m. s. m., in una breve piana contornata da una cerchia di montagne, con circa 3300 ab., centro commerciale e industriale: nei suoi...
Welt, Die Quotidiano politico tedesco fondato ad Amburgo nel 1946 come giornale del governo inglese in Germania. Venuto meno dal 1950 il controllo degli Inglesi, nel 1953 fu acquisito dal gruppo editoriale Axel Springer insieme al giornale...