diffamazionediffamazióne s. f. [dal lat. tardo diffamatio -onis]. – Il fatto, l’opera di diffamare: ricorrere alla d. per mettere in cattiva luce un avversario, un rivale; essere oggetto di una campagna [...] di diffamazione. In partic., sotto l’aspetto giuridico, reato consistente nel recare offesa all’altrui reputazione comunicando a due o più persone, a voce o per iscritto, e fuori della presenza della persona offesa, oppure diffondendo, per mezzo ...
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continenza formale loc. s.le f. (giur.) Il requisito di misura, correttezza e moderazione espressiva che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. [...] di un articolo giornalistico rispetto al testo dell'articolo. (Corte cass. n. 8953/06). (Paola Pizzighini, Italiaoggi.it, 26 giugno 2006, Diffamazione) • In linea di continuità è anche la più recente giurisprudenza (Cass., 17.1.2017, n. 996)7 che ha ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] la p., i fatti che ledono l’integrità fisica (omicidio, percosse, lesioni, ecc.) o che attentano all’integrità morale (ingiuria, diffamazione, ecc.) o che violano la libertà di un individuo; per sequestro di persona, v. sequestro, n. 2. Nel diritto ...
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querela
querèla s. f. [dal lat. querela (con tutti e due i sign.), der. di queri «lagnarsi»]. – 1. letter. a. Lamento, parole lamentose: Già desïai con sì giusta querela ... farmi udire (Petrarca); di [...] querela (o per q., meno bene su q.) di parte; reato estinto per remissione di querela; q. per ingiurie, per diffamazione, per violazione di domicilio, ecc. In partic., q. di falso, istanza processuale con cui l’interessato impugna, fornendo adeguate ...
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querelare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo querelari, der. di querela: v. querela] (io querèlo, ecc.). – 1. Ricorrere alla giustizia proponendo querela nei riguardi di una persona: querelò il giornalista [...] per diffamazione (più com., sporse querela contro ...); minacciava di q. la madre perché l’aveva danneggiato nei suoi interessi (I. Calvino). Con lo stesso sign., anche l’intr. pron.: querelarsi contro qualcuno; querelarsi al giudice, in tribunale. 2 ...
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prevedere
prevedére v. tr. [dal lat. praevidere, comp. di prae- «pre-» e videre «vedere»] (fut. prevedrò o prevederò; condiz. prevedrèi o prevederèi; per il resto, coniug. come vedere). – 1. Conoscere [...] come possibile: il regolamento non prevede questo caso; spec. nel linguaggio giur.: il codice italiano prevede il reato di diffamazione. ◆ Non usato il part. pres. regolare prevedènte; il latinismo previdènte ha solo uso di agg., e così il letter ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] (Dante); calunniare, maledire, profanare la m. di uno; offesa alla m. di un defunto, reato d’ingiuria o di diffamazione commesso nei confronti di un defunto, punibile, secondo il codice penale, a querela dei prossimi congiunti. In senso più ampio, si ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] a certi interni fiamminghi, ai pittori dell’epoca. 5. Nell’uso tosc., citare in giudizio, dare querela: r. qualcuno per diffamazione, per debiti. Con lo stesso senso si usò anticam. l’intr. pron.: son venuto a richiamarmi di lui d’una valigia ...
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iattanza
(ant. giattanza) s. f. [dal lat. iactantia, der. di iactare «vantare»]. – Ostentazione di presunta superiorità, di arrogante e sprezzante sicurezza di sé: mostrare i.; trattare con iattanza. [...] ’azione proposta dalla persona che voleva sostituire uno stato di certezza a uno stato di incertezza a sé sfavorevole; fu utilizzato inizialmente come mezzo di tutela contro la diffamazione, e gradualmente esteso a tutta una serie di nuove azioni. ...
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Delitto commesso da chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. La pena è aumentata se l’offesa è recata a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o a una sua rappresentazione, oppure ad un’autorità costituita in...
Le offese all'onore, nel diritto romano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XII tavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò un concetto generale dell'ingiuria; essa...