civanzo
s. m. (o ciavanzo; ant. civanza f.) [dal fr. chevance, der. di chevir: v. civire], ant. – 1. a. Avanzo, con riferimento sia a un bilancio di previsione, sia a un conto consuntivo. b. Guadagno, [...] : aveano fatto civanza di alcuni pochi quattrini (G. Gozzi). 2. Sorta d’usura qualificata, consistente nel dare roba in prestito per ricevere roba, ma con enorme differenza (di qualità e di quantità) tra ciò ch’è stato dato e ciò che dev’essere reso. ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] terzo. Ha perciò, tra le sue funzioni, quella di numerale ordinale (scrivendosi spesso numericamente: 2° o II), ma, a differenza degli altri ordinali, non ha valore frazionario (nelle frazioni si usa mezzo: ½ si legge un mezzo, non un secondo); così ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] d’intensità dell’energia espiratoria e comporta come effetto un aumento d’intensità acustica (v. accento, n. 1 a); a differenza dell’accento musicale, esso investe tutta una sillaba e non soltanto la parte vocalica di questa. 5. In statistica, con ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] è sorda (Dante). Spesso è usato al plur., per indicare la pluralità dei fini propostisi, ma anche senza fondamentale differenza dall’uso del sing.: la presidenza non ha ancora reso note le sue i.; esporre, dichiarare, manifestare, tener segrete ...
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macrooggetto
macrooggètto s. m. [comp. di macro- e oggetto]. – Nel linguaggio della fisica contemporanea, denominazione generica degli oggetti macroscopici, ossia di quelli che, a differenza dei microoggetti, [...] si comportano in accordo con le leggi della meccanica classica e sono accessibili all’osservazione diretta ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] da qui alla piazza?; fig., ci corre m., o m. ci corre, dall’uno all’altro (propr., spazio, distanza, e quindi: c’è grande differenza); ho speso m.; l’hai pagato m.?, non possiede m.; con altri sost. sottintesi: mangia m. (cibo), beve m. (vino o altri ...
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distacco
s. m. [der. di distaccare] (pl. -chi). – 1. L’atto, il fatto di distaccare, di distaccarsi, d’essere distaccato: l’umidità ha causato il d. di una parte dell’intonaco; d. di un affresco, operazione [...] diminuisce, aumenta; infliggere un notevole d. agli avversarî; vittoria con o per d. (rispetto al secondo arrivato); anche, la differenza di punti fra i partecipanti a un torneo sportivo (nel campionato di calcio, di pallacanestro, ecc.): tra le due ...
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momentaneo
momentàneo agg. [dal lat. tardo momentaneus, der. di momentum «momento»]. – 1. Che dura un solo momento o, in genere, brevissimo tempo: avere uno smarrimento m.; essere colto da un m. malessere; [...] m., le consonanti il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo estremamente breve (a differenza delle consonanti continue, per le quali l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile): sono ...
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contrariante
agg. [part. pass. di contrariare]. – 1. Irritante: è davvero c. questo rinvio. 2. In araldica, detto delle convenevoli partizioni, quando le pezze che le compongono sono partite o troncate [...] o trinciate in modo che ciascuna metà opponga all’altra metà lo smalto contrario, alternativamente. 3. In linguistica, di prefisso che, a differenza del privativo (per es. asociale), dà a una parola il significato opposto (per es. antisociale). ...
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prodetonante
s. m. [comp. di pro-1 e detonante]. – Sostanza che favorisce, se aggiunta a un carburante in dose opportuna, il fenomeno della detonazione (tipici prodetonanti sono, per es., il nitrato [...] e molti perossidi organici); nei motori diesel, i prodetonanti vengono aggiunti al fine di accelerarne la combustione, a differenza di quanto accade in quelli impiegati nei motori con accensione a scintilla ai quali vengono invece aggiunte sostanze ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...