proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione [...] il concetto di birapporto (v.), mediante il quale si associa un numero a ogni quaterna di punti allineati, valendo inoltre, a differenza della geometria euclidea, il principio di dualità (v. dualità, n. 2). In partic., retta p., quella che ha un solo ...
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peramelidi
peramèlidi s. m. pl. [lat. scient. Peramelidae, dal nome del genere Perameles: v. peramele]. – Famiglia di mammiferi marsupiali, simili a ratti o conigli, alcuni esclusivi dell’Australia, [...] dei posteriori e con primo e quinto dito privo di unghie; sono animali notturni o crepuscolari, prevalentemente insettivori, molto prolifici, caratterizzati dal fatto che nelle femmine, a differenza degli altri marsupiali, si forma una vera placenta. ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque [...] e convenzioni che permettono di rappresentare, mediante proiezioni, le figure spaziali sopra un piano in modo che (a differenza di quanto avviene con le prospettive) dalla rappresentazione piana si possa risalire alla figura spaziale: metodo delle p ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] unitarî che una grandezza fisica assume in sistemi materiali simili ma di dimensioni diverse, o (nella teoria dei modelli) la differenza qualitativa tra lo sviluppo di un fenomeno in un sistema e nel suo modello in scala ridotta; leggi di s., quelle ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] a tutta l’umanità, tendendo quindi a diffondersi, con un costante espansionismo missionario, fra tutti i popoli, senza differenza di cultura. Come s. m., u. linguistici, i tratti tipologici, fonetici, morfologico-sintattici e semantici comuni a tutte ...
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seleniometionina
s. f. [comp. di seleno-2 e metionina]. – Composto organico, analogo della metionina, a differenza della quale contiene un atomo di selenio anziché di zolfo. ...
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rifasare
rifaṡare v. tr. [der. di fase, col pref. ri-]. – In elettrotecnica, annullare o diminuire lo sfasamento tra la intensità della corrente e la differenza di potenziale (o tensione) ai capi di [...] un circuito elettrico in corrente alternata: rifasare un motore elettrico. ◆ Part. pass. rifaṡato, anche come agg.: circuito rifasato ...
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percepire
v. tr. [dal lat. percipĕre, comp. di per-1 e capĕre «prendere», con mutamento di coniug. analogo a concepire, prob. influenzato dalle forme del perfetto e part. pass. percepi, perceptus] (io [...] organica e psichica di stimoli sensoriali: p. un odore, un suono, una diversità di tinte; p. una sottile differenza di significato tra due espressioni; p. un movimento, uno stimolo; p. un pericolo; assemblee, festival, referendum, raduni, congressi ...
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percettibile
percettìbile agg. [dal lat. tardo perceptibĭlis, der. di perceptus, part. pass. di percipĕre «percepire»]. – Che si può percepire, cioè riconoscere e distinguere con i sensi o con l’intuito: [...] un suono, una differenza appena p.; corpi celesti p. soltanto con l’aiuto di strumenti ottici a forte ingrandimento; spesso in frasi negative (cfr. impercettibile): un oggetto non p. a occhio nudo; non tutti gli odori sono percettibili. ◆ Avv. ...
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percettibilita
percettibilità s. f. [der. di percettibile]. – Il fatto di essere percepito, possibilità di essere percepito in misura maggiore o minore con i sensi: la p. dei suoni, degli odori, dei [...] colori; buona p. di un messaggio radio; scarsa p. di una differenza cromatica. In partic., in ottica, p. di una superficie, la sua possibilità di apparire all’occhio distinta da una superficie contigua, il che si verifica soltanto se le due superfici ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...