compartecipazione
compartecipazióne s. f. [dal lat. tardo comparticipatio -onis]. – 1. Il partecipare con altri: c. a (o in) un delitto, a (o in) un’impresa; c. agli utili di una società. 2. a. C. agraria, [...] per le semine: i prodotti e le spese vengono ripartiti secondo determinate proporzioni, e la gestione dell’impresa, a differenza della mezzadria e della colonìa parziaria, spetta al datore di lavoro. Abolita nel 1964, era diffusa nelle zone di ...
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monopersonale
(mono-personale), agg. Composto da una sola persona. ◆ Le domande sono in ogni caso collocate in graduatoria in base al reddito, mentre la persona anziana che costituisce nucleo monopersonale [...] gli uomini e del 39,6% su 98.879 donne. Complessivamente invece, in tutte le fasce d’età e senza differenza di genere, nel capoluogo ligure 16 persone su 100 costituiscono quelle che si definiscono eufemisticamente «famiglie monopersonali»: case con ...
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eurimero
eurìmero agg. [comp. di euri- e -mero]. – In biologia, sono dette eurimere quelle cocciniglie che possono fissarsi su tutte le parti di un vegetale, a differenza delle stenomere che si fissano [...] su un solo organo o su una parte di un organo di un vegetale ...
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semisestile
s. m. [comp. di semi- e sestile (nel
sign. astrologico)]. – In astrologia, aspetto planetario di due pianeti che presentano una differenza di longitudine di 30°; era considerato benigno nell’oroscopo. ...
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portanza
s. f. [der. di portare]. – 1. In genere, capacità massima di carico. Nella tecnica delle costruzioni, p. di una struttura di fondazione, e in partic. p. di un palo o di una palificata di fondazione, [...] contenuto nell’involucro, data dal prodotto del volume dell’involucro per la p. statica specifica del gas sostentatore (pari alla differenza tra il peso specifico dell’aria e quello del gas, in determinate condizioni di pressione e di temperatura). ...
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fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o [...] f. della mia possanza (Dante); mettere un f. ai proprî desiderî. b. s. m. (raro come s. f.), ant. Confine (sing. o pl., senza differenza di sign.): al f. de la terra il suono uscìe (Dante); da i fin de l’itala contrada (Carducci); anche con sign. più ...
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livellare3
livellare3 v. tr. [der. di livella; il senso fig. è dovuto all’influenza del fr. niveler] (io livèllo, ecc.). – 1. Determinare la differenza di livello tra due punti della superficie terrestre: [...] l. un terreno; l. il tracciato di una strada, di una ferrovia (più com. fare o eseguire la livellazione). Meno spesso, verificare l’orizzontalità di un piano con la livella. 2. Ridurre una superficie allo ...
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mostrificatore
s. m. (spreg.) Fabbricatore di mostri. ◆ Si stenta a capire la differenza simbolica decisiva tra una recensione critica a un libro e l’adesione a una petizione in cui conta la quantità [...] delle firme raccolte e non la qualità degli argomenti, l’insopportabile sensazione intimidatoria del tutti contro uno che da essa emana, del branco contro il singolo, del gruppo contro una persona. Stenta ...
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categorumeno
categorùmeno s. m. [dal gr. κατηγορούμενον «predicato», part. passato neutro di κατηγορέω «affermare, asserire»]. – In filosofia, ciascuno dei cinque predicabili delle categorie (predicati [...] dei predicati) che Aristotele distinse accanto alle categorie stesse; e cioè genere, specie, differenza, proprio, accidente. ...
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livellazione
livellazióne s. f. [der. di livellare3]. – Operazione topografica avente lo scopo di determinare la differenza di livello esistente tra due punti della superficie terrestre. In partic., [...] l. barometrica, per misurazioni approssimate di dislivelli, basata sulla variazione che subisce la pressione atmosferica al variare dell’altitudine; l. tacheometrica, per misurazioni di dislivello tra ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...