apparente
apparènte agg. [part. pres. di apparire]. – 1. a. Che appare chiaro, visibile, manifesto: non c’è tra i due fatti alcun nesso apparente. b. letter. Appariscente, di bella presenza. 2. Che pare [...] , per il cui esercizio sono necessarie opere, visibili e permanenti (si contrappongono alle non apparenti e, a differenza di queste, possono acquistarsi per usucapione o per destinazione del padre di famiglia). ◆ Avv. apparenteménte, in modo ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] lume (Dante). Con questo sign., ha per lo più valore lievemente enfatico, ed è sempre anteposto al sost. (si confronti la differenza di sign. fra un’idea semplice e una semplice idea): girava per casa con una s. camicia indosso; cancellò tutto con un ...
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calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura [...] parte di energia che un corpo macroscopico, o più in generale un sistema termodinamico, cede o riceve a causa di una differenza di temperatura con altri corpi o sistemi tramite i processi di conduzione, convezione o irraggiamento; e quantità di c. è ...
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dinamica
dinàmica s. f. [dall’agg. dinamico]. – 1. Parte della meccanica che studia i movimenti di un sistema in relazione alle cause che li determinano: d. del punto, d. dei sistemi, d. dei solidi, [...] , ecc. Per estens., in elettronica, in elettroacustica e nella tecnica delle telecomunicazioni, d. del segnale (sonoro, video, ecc.) o assol. dinamica, la differenza, in decibel o in neper, tra il livello massimo e il livello minimo del segnale. ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] ’angolo complementare, cioè l’angolo la cui somma con l’angolo dato è un angolo retto; c. all’unità, c. a 360°, la differenza tra un dato numero o un dato angolo e, rispettivam., l’unità o l’angolo giro. 5. In immunologia, sistema di fattori proteici ...
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pianezza
pianézza s. f. [der. di piano1], non com. – L’esser piano, cioè liscio, uniforme, senza disuguaglianze o asperità; detto del mare, calma, tranquillità: santa Venus, ... cessino per lo tuo aiuto [...] , nelle sue usate p. riduci (Boccaccio). Raro, con riferimento a uno scritto, l’esser chiaro, intelligibile, semplice: che differenza fra la pianezza ... in queste strofe leggiadre e l’astrusa austerità della canzone «Donna mi prega» (Carducci). ...
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zonale
żonale agg. [der. di zona]. – 1. Di zona, relativo a una zona o a più zone: comando z., commissariato z. di polizia; piani z., in urbanistica. In biogeografia, distribuzione z., la distribuzione [...] arti, nei tetrapodi. c. In patologia, ipoacusia z., quella limitata a uno o più tratti della scala tonale (a differenza della ipoacusia pantonale, o globale, che riguarda l’intera serie dei suoni percepibili). Raro come derivato di zona sinon. di ...
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zonato
żonato agg. [der. di zona]. – Fatto, dipinto a zone, a fasce: parete zonata. In mineralogia, cristallo o aggregato cristallino z., costituito da strati diversi per composizione chimica o per inclusioni [...] o per sovrapposizione di diversi termini di una serie isomorfa; alla diversa composizione chimica può corrispondere una differenza di tinta (es. tormalina, agata, ecc.). In petrografia, struttura z., tipica delle rocce scistose originatesi per ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] , detti impropriam. organi maschili, e carpelli o organi femminili, che possono trovarsi o no sullo stesso fiore; a differenza delle gimnosperme, le angiosperme hanno generalmente gli sporofilli protetti all’esterno da un complesso di foglie sterili ...
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lamina
làmina s. f. [dal lat. lamĭna]. – 1. In genere, lastra di piccolo spessore, soprattutto metallica (una l. d’acciaio, d’oro, d’argento, ecc.) e per estens. anche d’altra materia (una l. di legno [...] dette così perché introducono uno sfasamento tra il raggio ordinario e il raggio straordinario pari a quello prodotto da una differenza di cammino di metà o, rispettivam., di un quarto della lunghezza d’onda della luce); l. liquida, sottilissimo velo ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...