provveduto
agg. – Propriam., part. pass. di provvedere, di uso corrente con la sua funzione participiale per la formazione dei tempi composti, a differenza di provvisto, più raro con funzione verbale [...] e più frequente con quella aggettivale nel senso di «fornito, dotato». Come vero e proprio agg., accorto, avveduto, assennato (in contrapp. al più com. sprovveduto), o anche fornito della necessaria preparazione ...
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residuale
residüale agg. [der. di residuo]. – Di residuo, che è residuo, che costituisce residuo: parte r. di un materiale, di un’area lottizzata, di un debito. In partic., in economia, reddito o guadagno [...] r., il profitto (v.), in quanto differenza tra il ricavo totale e l’insieme dei costi sopportati dall’imprenditore, a loro volta intesi come redditi percepiti da chi ha fornito all’imprenditore stesso i fattori produttivi (lavoro, capitale, natura); ...
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optional
‹òpšnl› agg. e s. ingl. [«facoltativo», der. di option «opzione, scelta»] (pl. optionals ‹òpšnl∫›), usato in ital. come s. m. – 1. Nell’ippica, denominazione (tuttora usata in alcuni paesi) [...] , non di serie, già predisposti, per i varî modelli, dalla ditta costruttrice, che li fornisce esclusivamente su richiesta del compratore, dietro pagamento di una differenza di prezzo. 3. scherz. Cosa facoltativa: oggi l’onestà è un optional. ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada [...] (o con un asse) f., solido libero di ruotare intorno al punto (o all’asse); stelle f., gli astri che, a differenza dei pianeti, paiono conservare sempre la stessa posizione nella sfera celeste (in realtà, essi sono animati da moti proprî, che però, a ...
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pernicioso
pernicióso (ant. pernizióso) agg. [dal lat. perniciosus, der. di pernicies: v. pernicie]. – Che provoca danni molto gravi, che comporta effetti nocivi, talvolta addirittura funesti o esiziali [...] da tanto Pernicioso influsso (Parini). In medicina, detto di particolari forme cliniche di alcune malattie o sindromi, che, a differenza di altre analoghe affezioni, possono presentare decorso molto grave: malaria p. o febbre p. (anche come s. f., la ...
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invertito
agg. [part. pass. di invertire]. – 1. In genere, che ha subìto un’inversione, nel verso del movimento o nella disposizione (a differenza di inverso, che esprime oggettivamente un moto o una [...] disposizione contraria a quella normale o precedente, invertito presuppone una causa invertente): guardando una parola nello specchio, le lettere risultano i.; ordine i.; moto i.; motore i., motore a pistoni ...
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apprezzabile
apprezzàbile agg. [der. di apprezzare]. – Che può e deve essere apprezzato; degno di considerazione, pregevole, notevole: ha molte qualità veramente apprezzabili. Nell’uso scient., che è [...] in misura notevole o non trascurabile: una differenza a.; in quantità apprezzabili; anche, che si può valutare, giudicare: cause non a. con un esame clinico. ◆ Avv. apprezzabilménte, in misura apprezzabile: risultati apprezzabilmente validi. ...
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dubitare
v. intr. [dal lat. dubitare, der. di dubius: v. dubbio1] (io dùbito, ecc.; aus. avere). – 1. a. Essere in dubbio, avere dubbî intorno a qualche cosa: dubito se accettare o rifiutare l’offerta [...] certo; sostantivato: nel vano dubitar si stanca La mente mia (Leopardi). b. In qualche caso, temere che ..., ritenere che non ... (la differenza tra i due sign. è data in genere dal tono con cui si pronuncia la frase): dubito che sia tardi; dubito ...
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pero
però cong. [lat. per hoc «per questo»]. – 1. Cong. avversativa con valore analogo a ma, di cui è d’uso meno frequente avendo senso più decisamente avversativo: sarà faticoso, p. è bello; è un film [...] pure; spec. nell’aggiungere precisazioni e correzioni a quanto già detto: è quasi la medesima cosa, con questa sola differenza, però, che ...; sono molto debole, non tanto però da non poter camminare. Molto spesso nella lingua parlata e familiare ...
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reattanza1
reattanza¹ s. f. [der. di reatt(ivo), col suff. -anza di induttanza e simili]. – In elettrologia ed elettrotecnica, grandezza (propr., r. elettrica) che costituisce il coefficiente dell’unità [...] ai capi del bipolo, o della forza elettromotrice nel circuito, e l’intensità della corrente moltiplicato per il seno della differenza di fase tra corrente e tensione; nel Sistema Internazionale (SI) è misurata in ohm. In fisica, in modo formalmente ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...