attestazione
attestazióne s. f. [dal lat. attestatio -onis]. – 1. Dichiarazione, affermazione dell’esattezza di una cosa o della verità di un fatto: la confessione dei propri mali è quasi un’a. d’inferiorità [...] a. dell’uso di questa parola in Dante; se non ci sono a. sicure non possiamo registrare il termine. 2. Dichiarazione o dimostrazione di un sentimento: a. di stima, di affetto; ricevette molte a. di benevolenza; non com. la locuz. in a. di, in segno ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] con l’esperienza comune (per es., che il dolore non fosse un male), è oggi adoperato per indicare una dimostrazione che, partendo da presupposti riconosciuti validi, giunge a conclusioni che o semplicemente contrastano con il senso comune, o sono ...
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postulato1
postulato1 s. m. [dal lat. postulatum «ciò che è richiesto; richiesta», der. di postulare «postulare»]. – Proposizione che, senza essere evidente né dimostrata, si assume – o si richiede all’interlocutore [...] a una retta passa una e una sola parallela alla retta stessa: dopo secoli di tentativi infruttuosi di darne una dimostrazione in base agli altri quattro postulati, se ne riconobbe il carattere indipendente all’inizio del 19° secolo con la conseguente ...
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testimone
testimòne s. m. e f. [rifacimento di testimonio, tratto dal plur. testimonî sentito come testimoni]. – 1. a. Persona che, assistendo, avendo assistito, o essendo comunque direttamente a conoscenza [...] e ne adducono testimone Plinio (Machiavelli); o anche chi, oltre ad affermare e attestare esplicitamente una cosa, ne è prova e dimostrazione palese con la sua stessa presenza e i suoi comportamenti: essere t., diventare o farsi t. di una cultura, di ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale [...] , una conclusione consegue come logicamente necessaria: in questo senso sono forme di deduzione il sillogismo e la dimostrazione matematica; generalm. usato in contrapp. a induzione, il termine è anche definito (impropriamente, per taluno) come il ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] boreale e australe. 3. fig. a. In logica matematica, c. vizioso, definizione in cui un oggetto è definito (o dimostrazione in cui un enunciato è dimostrato) per mezzo di un altro che è a sua volta definito per mezzo del primo (o che richiede il primo ...
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conclusione
concluṡióne (raro conchiuṡióne) s. f. [dal lat. conclusio -onis, der. di concludĕre «concludere»]. – 1. a. Il fatto di concludere, d’essere concluso; compimento, termine: c. di un affare, [...] della lite intentata. c. Chiusa di un discorso, di uno scritto, e in partic. la parte che contiene il riepilogo, la dimostrazione finale. d. Locuz. avv. in conclusione, per concludere, insomma, in sostanza: in c., sarà meglio avviarci; in c., si fa o ...
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matematico
matemàtico (ant. e raro mattemàtico) agg. e s. m. [dal lat. mathematĭcus, gr. μαϑηματικός, der. del tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che appartiene alla matematica [...] b. Che ha il carattere di obbiettiva, limpida e conseguente precisione, propria del calcolo matematico: ragionamento m.; dimostrazione m.; parlare con rigore m.; calcolare con esattezza, con precisione matematica. Quindi, per estens., evidente, certo ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] Capella, Boezio). Nel medioevo la retorica, la grammatica e la dialettica (la quale ultima ha per scopo la dimostrazione non la persuasione) costituivano le tre arti liberali (arti del trivio, in lat. artes sermocinales), distinte dalle quattro ...
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audacia
1. MAPPA L’AUDACIA è la qualità di chi ha molto coraggio e lo dimostra, esponendosi in imprese difficili o pericolose. Rispetto al più comune sinonimo coraggio, l’audacia ha, per così dire, [...] grande a.). L’audacia può anche essere riferita a una cosa, a una situazione e così via: in questo caso, indica una dimostrazione di coraggio, un’azione coraggiosa (l’a. di un’impresa, di una proposta). 2. In alcuni contesti, l’audacia è la qualità ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una...
dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. Esso presenta sempre il significato di...