argomentazione /argomenta'tsjone/ s. f. [dal lat. argumentatio -onis]. - 1. [l'argomentare, il modo in cui si argomenta: a. contorta] ≈ discussione, disputa, dissertazione, esposizione, ragionamento. 2. [...] [serie di argomenti a sostegno di una tesi: sono a. che non reggono] ≈ dimostrazione, prova, ragionamento. ...
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argomento /argo'mento/ s. m. [dal lat. argumentum, der. di arguĕre "dimostrare"]. - 1. [ciò che si adduce a sostegno di quanto si afferma: allegare, confutare un a.] ≈ dimostrazione, prova, ragionamento, [...] ragione. 2. [ciò che motiva un dato comportamento: offrire a. a qualche cosa] ≈ giustificazione, incentivo, motivazione, motivo, pretesto, ragione. 3. [ciò di cui si discorre: discutere un a.] ≈ (fam.) ...
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assaggio /a's:adʒ:o/ s. m. [der. di assaggiare]. - 1. a. [l'assaggiare] ≈ degustazione, prova. b. [piccola quantità di cibo o bevanda] ≈ [di cibo] boccone, [di bevanda] sorso. 2. (fig.) [dimostrazione [...] di una qualità] ≈ campione, (non com.) mostra, prova ...
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raziocinio /ratsjo'tʃinjo/ s. m. [dal lat. ratiocinium, der. di ratio -onis "ragione"]. - 1. (lett.) [il fatto di argomentare] ≈ argomentazione, dimostrazione, ragionamento. 2. [facoltà di ragionare] ≈ [...] e ↔ [→ RAZIONALITÀ (1)]. [⍈ PENSARE ...
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attestato s. m. [part. pass. di attestare¹]. - 1. (amministr.) [dichiarazione scritta con cui si attesta] ≈ attestazione, atto, certificato, certificazione, documento. 2. (fig.) [espressione concreta di [...] un sentimento] ≈ attestazione, atto, dimostrazione, manifestazione, pegno, prova, segno, testimonianza. ...
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imperniare [der. di pernio, perno, col pref. in-¹] (io impèrnio o impèrno, ecc.). - ■ v. tr. [basare qualcosa su un punto fisso, con la prep. su del secondo arg.: i. la dimostrazione su un'ipotesi] ≈ basare, [...] fondare, incentrare, poggiare. ■ imperniarsi v. intr. pron. [avere qualcosa come fondamento, con la prep. su: la sua dottrina s'impernia su pochi concetti] ≈ basarsi, incardinarsi, incentrarsi, poggiarsi, ...
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derivazione /deriva'tsjone/ s. f. [dal lat. derivatio-onis, der. di derivare "derivare"]. - 1. a. [il derivare o l'essere derivato e, anche, il modo o il processo attraverso cui si deriva: d. d'acqua da [...] : irrigare i campi mediante d.] ≈ ⇓ canale, fossato, tubazione. 2. (fig.) [risultato di un'inferenza logica o di una dimostrazione matematica: d. di una verità da un'altra; la d. di un corollario da un teorema] ≈ conclusione, conseguenza, deduzione. ...
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dimostrare (ant. demostrare) [dal lat. demonstrare] (io dimóstro, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere manifesto con fatti, parole, segni certi: d. affetto; d. di essere all'altezza; ha cinquant'anni ma non li [...] ; d. la propria innocenza] ≈ provare. ↔ confutare. ■ v. intr. (aus. avere) [fare una dimostrazione pubblica: d. contro la guerra] ≈ manifestare. ‖ sfilare. ■ dimostrarsi v. rifl. [rendersi evidente, seguito da compl. predicativo del soggetto: d. un ...
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infaticabilità s. f. [der. di infaticabile]. - [straordinaria dimostrazione di continua efficienza e resistenza] ≈ alacrità, assiduità, instancabilità, perseveranza, resistenza. ↔ debolezza, fiacchezza, [...] inerzia, stanchezza ...
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ovvio /'ɔv:jo/ agg. [dal lat. obvius, propr. "che va incontro"]. - [di cosa che per la sua evidenza non ha bisogno di dimostrazione: un'affermazione o.] ≈ evidente, intuitivo, lampante, lapalissiano, pacifico. [...] ↑ banale, scontato. ‖ chiaro, perspicuo. ↔ discutibile, opinabile. ‖ oscuro ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una...
dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. Esso presenta sempre il significato di...