chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] di una cosa, dei proprî beni, di un segreto, farlo partecipe); Dio lo ha chiamato a sé, espressione fig. per indicare una morte; chiamarono Isola del Tesoro; soprannominare: Cicerone fu chiamato padre della patria. b. Designare persona o cosa col suo ...
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privare1
privare1 v. tr. [dal lat. privare, der. di privus «privo»]. – 1. a. Togliere a qualcuno qualcosa che è suo, renderlo privo, mancante, sprovvisto di qualcosa che possedeva, che gli era proprio [...] con soggetto costituito da un sost. astratto: la morte del padre ha privato la famiglia del suo unico appoggio; un’eventuale (o possibilità); i dannati sono privati eternamente della visione di Dio; Buio d’inferno e di notte privata D’ogne pianeto ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] giardino; le ombre calano rapidamente sulle vie; la benedizione di Dio scenda su voi; piovere sul bagnato; capitare come il cacio sull’esempio (ma meglio: seguendo l’esempio) del padre; vocabolo formato sull’esempio della corrispondente voce inglese. ...
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richiedere
richièdere (ant. richièrere o richèrere) v. tr. [lat. pop. requaerĕre (per il class. requirĕre), comp. di re- e quaerĕre «chiedere»] (coniug. come chiedere; part. pass. richièsto, ant. richèsto). [...] ; chiedere cosa che si ritiene dovuta per diritto: ha richiesto al padre la sua parte di eredità. 2. a. Spesso con lo stesso aiutarmi o che mi aiutasse; poeta, io ti richeggio Per quello Dio che tu non conoscesti ... Che tu mi meni là dov’or ...
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ricondurre
v. tr. [dal lat. reconducĕre, comp. di re- e conducĕre «condurre»] (coniug. come condurre). – 1. Condurre di nuovo: m’invita spesso a cena, ma mi riconduce sempre alla solita trattoria; m’aveva [...] delle leggi; r. alla memoria i fatti passati; r. un peccatore a Dio. b. letter. Ridurre: [il Tempo] mai si posa né s’arresta o poca polve (Petrarca); coloro, i quali erano stati e dal padre e dal fratello con sommo onore magnificati, lei ... quasi ad ...
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Adamo
(lat. Adam o Adamus o anche Ada -ae, gr. ᾿Αδάμ, ebr. Ādām, di origine incerta). – Nome, secondo il racconto biblico del Genesi, del primo uomo creato da Dio e progenitore del genere umano. Nel [...] non purificato (contrapposto al nuovo o secondo A., l’uomo purificato dalla colpa): La prima vita e le mie colpe prime Mira con occhio di pietà clemente, Padre e Signor, e in me tua grazia piovi, Sì che ’l mio vecchio Adam purghi e rinovi (T. Tasso). ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] teologia cristiana, in riferimento alla identità ipostatica delle tre persone divine: Dio è uno e trino. b. Come sost.: io conto per si comporta così, nessun galantuomo si comporta così; un padre ha il diritto di essere rispettato dai figli; in ...
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sembianza
s. f. [dal provenz. semblansa, der. di semblan: v. sembiante], letter. – 1. ant. o poet. Somiglianza, rassomiglianza, spec. nella locuz. a sembianza di, a somiglianza, a immagine di: una valle [...] Manzoni). 2. a. Aspetto, soprattutto del volto; sembiante: Segnor mio Iesù Cristo, Dio verace, Or fu sì fatta la s. vostra? (Dante); E viene a Roma persona, i lineamenti, le fattezze: alle s. il Padre, Alle amene s. eterno regno Diè nelle genti ( ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] Machiavelli); sono ragazzi all’antica, che ancora temono il padre. d. Con la negazione, ostentare un comportamento ardimentoso pare, io non vi temo; a la riva malvagia Ch’attende ciascun uom che Dio non teme (Dante). 2. intr. (aus. avere) a. Con uso ...
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perdizione
perdizióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., perditio -onis, der. di perdĕre «perdere»]. – 1. Danno irreparabile, rovina materiale: andare, mandare in (meno com. a) p.: morto suo padre, ha mandato [...] , dissoluzione della personalità, o stato di estasi: essere inebriato di p.; sento come il fascino della p. (D’Annunzio); la conoscenza di Dio non concepibile dal pensiero dell’uomo, che a lui si congiunge solo nella mistica p. (B. Croce). ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente valenza teologica; si può dire,...
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa...