immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] , nelle frasi fare, esser fatto a i. di ...: Dio creò l’uomo a sua i.; con riferimento a oggetti materiali di qualcuno, assomigliargli moltissimo: quel bambino è tutto l’i. di suo padre (più com. il ritratto); ciò ch’io riferisco è un’i. fedele ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] Bonifacio VIII). Quindi, essere in l. o tener l. di un altro, farne le funzioni, le veci, essere al suo posto: gli tenne l. di padre; comune spec. nella locuz. in l. di, invece di, in qualità di, come: io sono qui in l. del mio collega; venne lui in ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] sentenza, una punizione, una condanna troppo severa. Con partic. riferimento alla giustizia umana o divina: Oh potenza di Dio, quant’è severo, Che cotai colpi per vendetta croscia! (Dante). b. Di leggi, provvedimenti, prescrizioni, rigoroso, energico ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] ha fatto un bel maschio (frequenti le frasi scherz. nudo come Dio l’ha fatto, nuda come l’ha fatta mamma; anche senza presidente, e sim., farne le funzioni o le veci; analogam, f. da padre, da madre a qualcuno. Per estens., f. il grullo, lo scemo, l ...
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peneio
penèio agg. [dal lat. Peneius, der. di Peneus, gr. Πηνειός]. – Di Penèo, dio dell’omonimo fiume della Tessaglia e padre di Dafne, trasformatasi in alloro: parturir letizia in su la lieta Delfica [...] deità dovria la fronda Peneia [l’alloro con il quale si coronano i poeti], quando alcun di sé asseta (Dante) ...
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mancia
mància s. f. [prob. dall’ant. fr. manche «manica» (che le dame donavano nei tornei ai loro cavalieri)] (pl. -ce). – 1. a. Piccolo regalo in denaro che si usa dare a chi ha reso un servizio o una [...] sua prima offerta, alla prima cosa da lui promessa in dono a Dio. Per antifrasi, o per ironia, significò anche, per lo più nelle Così od’io che solea far la lancia D’Achille e del suo padre esser cagione Prima di trista e poi di buona mancia. ◆ Dim. ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] La sua storia ha inizio con Abram, con l’imperativo che viene da Dio: «Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre» (Gen 12,1). L’esodo di Israele dall’Egitto, il vero e proprio evento fondativo del popolo di Israele, è ...
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arianesimo
arianéṡimo s. m. [der. di ariano2]. – L’eresia trinitaria del prete alessandrino Ario († 336), diffusasi nel sec. 4° e condannata nel concilio di Nicea (325); è caratterizzata dall’affermazione [...] che solo il Padre può considerarsi veramente Dio (non generato, non creato, eterno e immutabile), e dalla conseguente negazione della divinità del Figlio. ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente valenza teologica; si può dire,...
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa...