rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere [...] una critica a qualcuno; di pensieri, affetti e sentimenti, facoltà intellettuali: ha rivolto i suoi ultimi pensieri a Dio; dopo la morte del padre rivolse tutto il suo affetto alla madre; rivolgerò la mia attenzione al problema che mi hai proposto. b ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] tutta la sua r.; ha dilapidato tutta la r. ereditata dal padre; Lo villanello a cui la r. manca (Dante); fare danno a non preoccuparti, è r. di poco conto, da niente; Il suo cervel, Dio lo riposi, ... A questa r. è morto e sotterrato (Giusti). b. ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] o meno intima col soggetto e in partic., relazione di parentela: mio padre, mia zia, i miei fratelli, la mia famiglia, i miei genitori tesoro mio!; ascoltatemi, ragazzi miei; babbo mio!, mamma mia!, Dio mio! In partic., caro mio (o caro il mio ...), ...
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formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango [...] stessi che concorrono alla formazione: dieci unità formano una decina; i suoni che formano l’accordo; famiglia formata di padre, madre e tre figlioli. b. Costituire, essere, e, fig., rappresentare (in alcuni degli usi di questi verbi): questa somma ...
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coscientizzarsi
v. intr. pron. Acquisire coscienza di sé. ◆ l’impossibilità di sottrarre alla chiamata di Dio, la consapevolezza di appartenere ad una Chiesa a servizio dei deboli e l’urgenza di coscientizzarsi [...] furono i contenuti portanti del lavoro di formazione di cui Padre Salvatore [Carzedda] fu pensatore ed oratore appassionato e passionale: (Sicilia, 9 luglio 2002, p. 35, Omnibus).
Derivato dall’agg. cosciente con l’aggiunta del suffisso -izzare. ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] cognomi, soprannomi (il letterato Giovanni Mazzuoli, detto il Padre Stradino); come iniziale di nomi proprî geografici o astronomici di nomi comuni adoperati con valore di nomi proprî (Dio, la Provvidenza; Lorenzo il Magnifico, il Re Galantuomo); ...
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consorzio
consòrzio s. m. [dal lat. consortium «partecipazione alla stessa sorte; società; comunanza di beni», der. di consors: v. consorte]. – 1. Società, unione, spec. nelle espressioni c. degli uomini, [...] diritto romano, che si aveva quando, alla morte del padre, i figli, che diventavano proprietarî del patrimonio domestico, continuavano fitocenosi. 5. In teologia, c. divino, la «partecipazione» alla natura di Dio di chi è stato toccato dalla Grazia. ...
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ottimo
òttimo agg. [dal lat. optĭmus (der. di ops opis «ricchezza, forza»), usato come superl. di bonus]. – 1. Superl. di buono, in uso accanto alla forma regolare buonissimo, con cui in molti casi si [...] funzione che svolge, spec. come membro di una famiglia: un o. padre; un o. marito; un’o. madre di famiglia; analogam., è che riproducono da vicino le equivalenti latine) Giove O. Massimo, Dio O. Massimo, con le quali si riconosce alla divinità la ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] , in formule di maledizione, d’imprecazione, o in frasi che esprimono condanna morale, deprecazione: m. chi non onora suo padre e sua madre (traduz. dal Deuteronomio 27, 16: maledictus qui non honorat patrem suum et matrem); maladetti siate voi ...
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vestire
v. tr. [lat. vĕstīre, der. di vestis «veste»] (io vèsto, ecc.). – 1. a. Mettere le vesti indosso (ad altri): v. il bambino, v. i ragazzi con gli abiti della festa; v. la bambola; nell’uso letter., [...] matura onesta Che i vizi spoglia, e vertù veste e onore (Petrarca); Padre ... tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia (Dante); o, all’opposto, assumere, nella frase il Figlio di Dio vestì umana carne. b. Nel rifl., con sign. analoghi, ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente valenza teologica; si può dire,...
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa...