areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigil’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. [...] ), al quale furono attribuiti nel medioevo quattro famosi trattati teologici, ricchi di motivi mistico-speculativi di derivazione neoplatonica, opera di un autore non identificato (oggi detto Pseudo-Dionigi, o anche Dionigi Pseudo-areopagita). ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] » o «dotta ignoranza». La teologia negativa, di origine neoplatonica, si afferma pienamente nella riflessione cristiana con lo Pseudo-Dionigil’Areopagita (5°-6° sec. d.C.). 2. Contrapposto a positivo, con accezioni varie: a. Che nega il valore, la ...
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Ateniese del 1º sec., che s. Paolo (Atti 17, 34) converte con il discorso all'Areopago; identificato, dal 9º sec., con Dionigi di Parigi. n Sotto il nome di D. l'Areopagita (la prima attribuzione in questo senso è in Severo di Antiochia, nel...
Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima in diretta comunicazione con il soprannaturale....