utilita
utilità s. f. [dal lat. utilĭtas -atis]. – 1. a. Qualità, condizione, proprietà di ciò che è utile, che può essere cioè usato con vantaggio o che reca vantaggio, beneficio, aiuto (materiale o [...] che avrebbe per l’azienda un centro elettronico di calcolo; in diritto, espropriazione per pubblica u., v. espropriazione. Anche, effetto utile, Monte delle u. era detto in Venezia il fondo comune in cui varî pubblici ufficiali erano tenuti a versare ...
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traverso
travèrso agg. e s. m. [lat. transversus: v. trasverso]. – 1. agg. a. Che va da un lato all’altro di una superficie, di uno spazio, nel senso della larghezza oppure obliquamente, o si dispone [...] , anche traverso s. m., traversa s. f. e flauto traversiere), il tipo di flauto oggi più comune, così chiamato, per distinguerlo dal flauto diritto (v. flauto1), con riferimento alla sua posizione rispetto al labbro dell’esecutore. 2. agg. Con altre ...
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comunista2
comunista2 s. m. [der. di comune2] (pl. -i), non com. – In genere, chi fa parte della popolazione di un comune. Più specificamente, chi partecipa al godimento di un diritto di uso civico. ...
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negrarizzazione
s. f. Urbanizzazione speculativa, e al di fuori di ogni controllo, del territorio compreso nel comune di Negrar, in provincia di Verona. ◆ Il conte Pieralvise Serego Alighieri, cinquantenne, [...] Gargagnago, ultimo discendente del Sommo Poeta, può, a buon diritto, parlare di storia. Spende volentieri il suo nome, quale moltissimo e che raccoglie adesioni tra molti abitanti dei 5 comuni dell’area veneta, oggi assediata dal cemento. Al punto ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente [...] , formato da partiti diversi, uniti temporaneamente per un fine comune; g. d’affari, quello, a carattere eminentemente transitorio, b. Con accezione più limitata (derivante dal diritto costituzionale inglese), gruppo ristretto di ministri che ...
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ripartizione
ripartizióne s. f. [der. di ripartire1]. – 1. L’azione e l’operazione di ripartire, il fatto di venire ripartito e il modo in cui si effettua, come suddivisione e distribuzione di un tutto [...] : r. di una somma; r. di un’eredità tra gli aventi diritto; r. dei tributi, del carico fiscale, tra i contribuenti; r. o r. economato, r. strade; la r. igiene e sanità del Comune di Roma. b. In telefonia, nella commutazione automatica, l’insieme dei ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte [...] nome è sopravvissuto a lungo e ancora è frequente nell’uso comune ed è inoltre il solo termine usato anche in grammatica per fibre tessili che vengono tinte senza aggiunta di mordenti. 3. Per il diritto penale s., v. sostanziale, nel sign. b. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] (e analogam., la l. rossa, la l. verde dei comuni semafori, correntemente dette il rosso, il verde). In aviazione, luci a. Finestra, in rapporto con l’ambiente che illumina; in diritto, con senso più ristretto, s’intendono per luci (in contrapp. ...
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corsivo
agg. e s. m. [lat. mediev. cursivus, der. di currĕre «correre», supino cursum]. – 1. agg., ant. Che corre o scorre: acqua c.; moneta c., moneta corrente. 2. agg. e s. m. a. Riferito a scrittura, [...] , si differenziano da quelle librarie, che hanno tratteggio diritto e calligrafico. b. In tipografia, carattere c., quello e italico); accanto alla serie del c. chiaro, che è quello comune, di cui è dotato ogni tipo o stile di caratteri nei varî ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] altra detta prima (equivalgono quindi a «con maggior diritto», «a più forte ragione»): tutti lo desideriamo, uguale a nove (in simboli: 4 + 5 = 9). Analogam., nel linguaggio comune: sono tre chili più un etto; non com., sono le otto più cinque ...
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Complesso di norme aventi carattere generale e che in quanto tali si contrappongono a quelle proprie dello stesso sistema ma limitate a un dato territorio, a dati destinatari o a dati rapporti. In senso proprio, indica l'oggetto della "scienza...
Genere di lezioni, impartito all’epoca del diritto comune. Consisteva nell’illustrazione particolareggiata di singoli testi di legge spiegati in precedenza nelle lezioni vere e proprie (furono fatte molte raccolte in volume di Repetitiones dei...