meritocrazia
meritocrazìa s. f. [dall’ingl. meritocracy, comp. del lat. meritum «merito» e -cracy «-crazia»]. – Concezione della società in base alla quale le responsabilità direttive, e spec. le cariche [...] familiare adeguato) e alla tendenza a premiare, nel mondo dellavoro, chi si distingua per impegno e capacità nei confronti di altri, ai quali sarebbe negato in qualche modo il diritto al lavoro e a un reddito dignitoso. Altri hanno invece usato il ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] , in base a norme concrete, tra gli obblighi e i diritti di uno stato, o di un altro ente dotato di personalità o enti analoghi; rapporto di lavoro, tra lavoratore e datore di lavoro; r. processuale, tra i soggetti del processo civile e penale. 3. ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] sviluppo storico dei rapporti di produzione, l’alienazione del prodotto dell’altrui lavoro (quella che, nella società capitalistica, sarebbe determinata dall’accumulazione del reddito). Nuda p., in diritto, quella che ha come oggetto un bene gravato ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] dei suoi poteri all’Organizzazione delle Nazioni Unite); enti di diritto pubblico istituiti per la difesa di interessi di categoria (per intercorrono rapporti di collaborazione e divisione dellavoro, definiti attraverso complessi sistemi di ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] i soldi e lui il lavoro; s’è risparmiato qualcosa sul preventivo perché una parte del materiale l’abbiamo messa noi; un lavoro, incominciarlo; m. le mani in una faccenda, prendervi parte, occuparsene in maniera diretta o indiretta, per diritto o ...
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sequela
sequèla s. f. [dal lat. tardo sequela «séguito, successione», der. di sequi «seguire»]. – 1. Serie consecutiva di cose e fatti analoghi, spec. avversi, sgradevoli o noiosi: una s. di guai, di [...] s. di parole (Jovine); ognuno sa che, agli effetti dellavoro, una s. di piccole malattie, tali da non dover ricorrere piuttosto, l’azione di seguire, di perseguire, nella locuz. giur. diritto di sequela, o di seguito (fr. droit de suite), la facoltà ...
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corvee
corvée 〈korvé〉 s. f., fr. [lat. tardo corrogata (opera) «(opera) richiesta»] (italianizz. in corvata nel sign. 1 e corvè negli altri). – 1. Nel diritto feudale, serie di prestazioni personali [...] dovute al signore, generalmente consistenti in alcune giornate di lavoro; s’è conservata fino alla fine del sec. 18° e, in alcuni stati italiani, fino all’inizio del 19°. 2. Servizio di fatica assegnato a soldati, senz’armi: essere di c., andare di c ...
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abbandono
abbandóno (ant. abandóno) s. m. [der. di abbandonare; nei sign. del n. 3, direttamente dal fr. ant. a bandon (v. abbandonare)]. – 1. a. L’atto, il fatto di abbandonare; l’essere abbandonato; [...] parola compare in molte espressioni che definiscono particolari figure di reato: a. del domicilio coniugale, fino alla riforma deldiritto di famiglia del 1975; a. dellavoro, possibile causa di licenziamento; a. di minori o incapaci, a. di neonato ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] accordare al minorenne il perdono giudiziale. d. In rapporti di lavoro, b. accessorî (in ingl. fringe benefits, v. benefit), ; revoca, perdita di un beneficio. Il nuovo codice di diritto canonico del 1983 (can. 1274), così come il Concordato fra la S ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] di una vettura), r. l’afflusso del carburante; un diaframma che regola l’apertura ’estero; e in partic., in diritto pubblico, alle leggi, in quanto chiarite nel bere; alla sua età dovrebbe regolarsi nel lavoro, o nel fare sport impegnativi; anche con ...
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lavóro, diritto del Complesso delle norme dell'ordinamento giuridico che disciplinano il lavoro come fatto economico e sociale. Nel d. del l. rientrano anche il diritto sindacale, che disciplina il funzionamento delle associazioni sindacali...
Nel diritto del lavoro, l’istituto della prescrizione si atteggia in modo particolare. Infatti, secondo la disciplina del codice civile, i crediti di lavoro sono soggetti a termini di prescrizione di 5 anni, in quanto hanno natura periodica....