normativo
agg. [dal fr. normatif, der. di norme «norma»]. – 1. a. Che stabilisce, o ha per fine di stabilire, norme, che mira ad assoggettare a regole (di comportamento, d’azione, di procedura, ecc.) [...] di norme relative a una determinata materia; concezione n. del diritto, quella che vede nel diritto un complesso di norme (diversa dalla concezione istituzionale del diritto, che attribuisce all’ordinamento giuridico il carattere di istituzione). 2 ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] grammaticale: le r. della grammatica, della sintassi; le r. delle concordanze, del discorso indiretto; nel diritto romano e medievale, regola di diritto (in lat. regula iuris), norma, ritenuta valida in ogni situazione e vincolante, formulata con un ...
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equita
equità s. f. [dal lat. aequĭtas -atis, der. di aequus «equo»]. – Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la [...] nel loro vero significato; più in partic., nei sistemi giuridici di common law (v.) e nel diritto internazionale, e solo eccezionalmente nel diritto italiano, l’equità (ingl. equity) è la «giustizia del caso singolo», quella che prevede, da parte ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] , le importazioni e le esportazioni, l’acquisto di valuta estera, gli scambî commerciali con l’estero; e in partic., in diritto pubblico, alle leggi, in quanto chiarite e precisate da atti amministrativi specifici (v. regolamento, nel sign. n. 2): il ...
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precarieta
precarietà s. f. [der. di precario1]. – L’essere precario, condizione o stato di ciò che è precario; instabilità, insicurezza, incertezza: la p. del posto di lavoro, della situazione economica; [...] la p. della sua salute mi preoccupa; con quel desolato sentimento di p. lasciava invano passare i suoi tristi giorni (Pirandello). In diritto civile, p. di un possesso, di una concessione. ...
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salmanno
s. m. [lat. mediev. salmanus «rappresentante», der. del longob. sala, denominazione degli atti del trapasso di proprietà]. – Nell’antico diritto germanico (che non conobbe per lungo tempo l’istituto [...] della rappresentanza), la persona che, ricevendo da un’altra un diritto reale o di credito, non esercitava tale diritto a proprio vantaggio, bensì per la promessa fatta al trasferente, secondo le istruzioni da lui ricevute. ...
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reintegrazione
reintegrazióne (non com. rintegrazióne) s. f. [dal lat. tardo reintegratio -onis]. – 1. L’azione, l’operazione di reintegrare, il fatto di venire reintegrato: r. delle scorte, del deficit [...] grado, nell’ufficio o nella carica, di un funzionario che ne era stato rimosso o sospeso; r. nei diritti, nella pienezza dei diritti. 2. a. In diritto civile, azione di r. o di spoglio, azione diretta a reintegrare nel possesso di un bene chi ne era ...
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notificazione
notificazióne s. f. [dal lat. tardo notificatio -onis, der. di notificare: v. notificare]. – 1. a. In generale, l’atto con cui una pubblica autorità porta a conoscenza della cittadinanza [...] cambiamento di residenza. In queste, e in altre accezioni, è più com. nell’uso odierno la forma notifica. b. In diritto processuale, modo con cui viene reso noto a un soggetto il contenuto di un atto, mediante consegna al destinatario, effettuata da ...
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civico
cìvico agg. [dal lat. civǐcus, der. di civis «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. Che è proprio dei cittadini, in quanto appartengono a uno stato (cfr. civile): l’ordine c.; passione c.; virtù civiche; [...] vita associata, ai varî livelli e nelle varie espressioni, e in partic. dell’organizzazione politica, delle istituzioni del diritto pubblico e privato e, soprattutto, della Costituzione della Repubblica Italiana; lista c. (v. lista), difensore c. (v ...
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capacita
capacità s. f. [dal lat. capacĭtas -atis, der. di capax: v. capace]. – 1. Possibilità che un recipiente, una cavità, un ambiente ha di contenere fino a un determinato limite: la c. di una botte, [...] deve tener conto sia nell’applicazione della pena, sia nell’applicazione di alcuni benefici; c. d’intendere e di volere, in diritto penale, la possibilità in cui una persona si trova (e che può essere più o meno ridotta o mancante in relazione a ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...