validità s. f. [dal lat. tardo validĭtas -atis]. - 1. (non com.) [l'essere valido, con riferimento alla capacità fisica o psichica: la v. delle membra] ≈ forza, gagliardia, potenza. ↔ debolezza, fiacchezza, [...] , indiscutibilità. ‖ coerenza. ↔ debolezza, discutibilità, fragilità, inefficacia. ‖ incoerenza. b. (giur.) [l'essere conforme al diritto, alla legge: v. di un atto amministrativo] ≈ efficacia, giuridicità, legalità, legittimità, regolarità, valore ...
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valore /va'lore/ s. m. [dal lat. tardo valor -oris, der. di valēre "essere forte; essere capace"]. - 1. a. [complesso di doti morali e intellettuali di una persona: un uomo di grande v.] ≈ merito, virtù. [...] v. immenso] ≈ importanza, peso, rilevanza, rilievo, valenza. ‖ spessore. ↔ irrilevanza, marginalità. 5. (giur.) [l'essere conforme al diritto, alla legge] ≈ e ↔ [→ VALIDITÀ (2. b)]. 6. (fig.) [ciò che è universalmente considerato importante dal punto ...
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cessione /tʃe's:jone/ s. f. [dal lat. cessio -onis, der. di cedĕre "cedere"]. - 1. [il cedere o l'essere ceduto] ≈ abbandono, rinuncia. ↔ conservazione, mantenimento. 2. (giur.) [il cedere a terzi un bene [...] o un diritto] ≈ alienazione, passaggio, trasferimento. ‖ consegna, vendita. ...
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abusivo /abu'zivo/ [dal lat. tardo abusivus]. - ■ agg. 1. a. [fatto per abuso o che costituisce abuso: costruzioni a.] ≈ illecito, illegale, irregolare. ↔ lecito, legale, regolamentare, regolare. b. [di [...] , giusto, legittimo. ↓ adeguato, appropriato, idoneo, opportuno, ragionevole. 2. (estens.) [che esercita un'attività senza averne il diritto o il titolo: venditori a.] ≈ illecito, irregolare. ↔ autorizzato, regolare. ■ s. m. (f. -a) [chi esercita ...
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alto [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre "nutrire, far crescere"]. - ■ agg. 1. a. [che si eleva dal suolo con uno sviluppo verticale notevole: un a. monte; alberi d'a. fusto] ≈ elevato. ‖ [...] . o bassa, anche fig. per «essere fiero, sicuro di sé» o «essere insicuro o vergognoso»), a. può essere sostituito da diritto o dritto, eretto, ritto, mentre basso da chino, curvo, piegato o reclinato.
A. può rimandare anche allo spessore di un oggetto ...
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positivo /pozi'tivo/ [dal lat. tardo positivus "che viene posto" (usato soprattutto nel sign. gramm.), der. di ponĕre "porre"]. - ■ agg. 1. a. (filos.) [che è stato stabilito per istituzione divina o umana: [...] diritto, religione p.] ↔ naturale. b. (gramm.) [di aggettivo e del relativo grado e, anche, di avverbio, che esprimono una qualità nel suo stato normale] ↔ comparativo, superlativo. 2. (estens.) a. [di fenomeno, evento e sim., che è dato dall' ...
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self-government /sɛlf'gʌvənmənt/, it. /sɛlf'gɔvernment/ locuz. ingl. [comp. di self "sé, sé stesso" e government "governo"], usata in ital. come s. m. - (polit.) [istituto originario del diritto inglese [...] che consiste nella facoltà, concessa a enti locali, associazioni, ecc., di amministrarsi autonomamente] ≈ autogoverno ...
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flesso /'flɛs:o/ agg. [part. pass. di flettere]. - 1. [di parte del corpo che formi una curvatura o un angolo: gambe f.] ≈ piegato. ‖ curvato, curvo, incurvato, ricurvo. ↔ diritto, dritto, ritto. 2. (ling.) [...] [che è soggetto a flessione] ≈ ⇓ coniugato, declinato ...
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vendere /'vendere/ [lat. vēndĕre, comp. di venum dare "dare in vendita"]. - ■ v. tr. 1. a. [trasferire ad altri, dietro corrispettivo di un prezzo, la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, [...] anche con la prep. a del secondo arg.: v. casa; v. la macchina a un amico] ≈ Ⓣ (giur.) alienare, cedere, (fam.) piazzare (sono riuscito a p. l'automobile), Ⓣ (giur.) trasferire, Ⓣ (giur.) trasmettere, ...
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avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] , percepire. ↔ ignorare; avere per le mani → □; avere presente → □; averla vinta [prevalere su qualcuno, spec. senza averne diritto] ≈ (fam.) farcela, riuscire, (fam.) spuntarla, vincere. ↑ trionfare. ≈ perdere. 2. [tenere indosso: a. un nastro al ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...