eretto /e'rɛt:o/ agg. [part. pass. di erigere]. - 1. [proteso verso l'alto e più o meno rigido: stare col capo, col busto e.] ≈ diritto, dritto, (lett.) erto, levato, sollevato. ↔ abbassato, chino, curvato, [...] curvo, piegato. 2. [in stato di erezione, detto spec. del pene] ≈ (fam.) duro, (pop.) tosto, Ⓣ (fisiol.) tumescente, turgido. ↔ Ⓣ (fisiol.) detumescente, (pop.) moscio ...
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ergere /'ɛrdʒere/ [lat. erigere, der. di regere "reggere", col pref. e-] (io èrgo, tu èrgi, ecc.; pass. rem. èrsi, ergésti, ecc.), lett. - ■ v. tr., non com. 1. [levare in alto, anche fig.: e. il capo; [...] , sollevarsi. ↔ abbassarsi, chinarsi, curvarsi, piegarsi. 3. (fig.) [attribuirsi una qualità e il compl. predicativo, un'autorità, un diritto che non spetta, con la prep. a: e. a giudice] ≈ atteggiarsi, (non com.) erigersi, (lett.) impancarsi. ...
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sbilenco /zbi'lɛnko/ (non com. bilenco) agg. [prob. der. del longob. link (ted. link) "sinistro, a sinistra"] (pl. m. -chi). - 1. [che pende più da una parte che dall'altra, detto spec. di persone o di [...] parti del corpo, ma anche di oggetti: quel poveretto cammina tutto s.; un tavolo s.] ≈ sghembo, sghimbescio, storto. ↔ diritto, dritto. 2. (fig.) [di idea, discorso e sim., privo di logica e di senso comune: ragionamenti s.] ≈ bislacco, bizzarro, ...
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erigere /e'ridʒere/ [dal lat. erigere, der. di regere "reggere", col pref. e-] (io erigo, tu erigi, ecc.; pass. rem. erèssi, erigésti, ecc.; part. pass. erètto). - ■ v. tr. 1. [realizzare un'opera in muratura: [...] una determinata condizione, con la prep. a: le antiche colonie si eressero a stati indipendenti] ≈ costituirsi (in). b. (non com.) [attribuirsi una qualità, un'autorità, un diritto che non spetta, con la prep. a: e. a censore] ≈ [→ ERGERSI (3)]. ...
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istituire (ant. instituire) v. tr. [dal lat. instituĕre] (io istituisco, tu istituisci, ecc.). - 1. [avviare opere, iniziative di utilità sociale o culturale, ecc.: i. una biblioteca, un fondo] ≈ costituire, [...] , smantellare, sopprimere, [riferito a ordinamento, legge e sim.] abrogare. 2. (giur.) [riconoscere ufficialmente a qualcuno un diritto, un ruolo e sim., seguito da compl. predicativo dell'oggetto: i. qualcuno erede] ≈ designare, eleggere, nominare ...
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istituzione /istitu'tsjone/ (ant. instituzione) s. f. [dal lat. institutio -onis "proposito, regola, consuetudine; istruzione"]. - 1. [atto con cui si avvia, si istituisce, si fonda qualcosa: i. di un'accademia] [...] , soppressione, [di un ordinamento, una legge e sim.] abrogazione. 2. (giur.) [il riconoscere ufficialmente a qualcuno un diritto, un ruolo e sim.: i. di un funzionario] ≈ designazione, elezione, nomina. 3. [struttura pubblica o privata che ...
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trasferire [dal lat. transferre, comp. di trans- "trans-" e ferre "portare"] (io trasferisco, tu trasferisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [con riferimento a una persona, effettuare uno spostamento da un luogo [...] . un vocabolo dall'ambito tecnico alla lingua comune] ≈ passare. b. (giur.) [far passare da un soggetto all'altro: t. un diritto, un onere, la proprietà] ≈ cedere, trasmettere, [riferito a un bene] alienare. 3. (fig.) [far passare qualcosa su altri o ...
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esclusiva /esklu'ziva/ s. f. [femm. sost. dell'agg. esclusivo]. - [fruizione di un diritto da cui ogni altro è escluso: pretende l'e. nello smercio di un prodotto; avere l'e. di una notizia] ≈ Ⓣ (giur.) [...] esclusività, monopolio, Ⓣ (giur.) privativa ...
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esclusività /eskluzivi'ta/ s. f. [der. di esclusivo]. - 1. [qualità che rende qualcosa unico ed esclusivo] ≈ particolarità, peculiarità, specificità, unicità. 2. [l'essere esclusivo, nei giudizi, nelle [...] opinioni, nei gusti e sim.] ≈ e ↔ [→ ESCLUSIVISMO (2)]. 3. (giur.) [fruizione di un diritto da cui ogni altro è escluso] ≈ [→ ESCLUSIVA]. ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...