copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato [...] con anice e chiuso fra due ostie. Dolci simili, noti con altre varianti del nome (copèta, cupèta, cubbàita, ecc.), sono in uso anche in altre regioni d’Italia ...
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rigatrice
s. f. [der. di rigare1]. – Macchina per stampare rigature sulla carta, nella fabbricazione di quaderni, registri, ecc., formata da una serie di dischi posti a distanza regolabile, che, inchiostrati [...] per mezzo di appositi rulli, imprimono sul nastro di carta la rigatura ...
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sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di [...] o magneticamente su una banda della pellicola (colonna s.), meno spesso registrato otticamente su un’altra pellicola o registrato su dischi oppure su filo o nastro magnetico. In senso più stretto, si è chiamato film s. la fase intermedia fra il ...
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fruscio
fruscìo s. m. [voce onomatopeica]. – Rumore caratteristico prodotto da vesti di seta, di raso, o d’altro tessuto simile, che si muovono o sono strascicate, da serpi che strisciano per terra, [...] , con qualche f., con qualche sciacquio raro (D’Annunzio). Fruscio di fondo: in passato, nella riproduzione di dischi fonografici e di nastri magnetici, lieve rumore continuo, dovuto soprattutto all’attrito della puntina del fonorivelatore sul solco ...
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squama
(tosc. squamma) s. f. [dal lat. squama]. – 1. a. In zoologia, ciascuna delle formazioni tegumentarie, di diversa origine, che rivestono la superficie del corpo di alcuni vertebrati e invertebrati: [...] , di oggetti o di superfici anche architettoniche, sono detti a squame (ma più spesso a scaglie) i motivi formati da dischi o dischetti sovrapposti, spesso diversamente colorati, che imitano la disposizione delle scaglie di un pesce. 2. In botanica ...
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portadischi
s. m. e agg. [comp. di portare e disco]. – 1. Parte del giradischi costituita da un disco metallico girevole, ricoperto di caucciù, di feltro o altro materiale aderente, su cui si appoggia [...] il disco per la riproduzione; anche con funzione di agg.: piatto portadischi. 2. Contenitore, di forma e materiale vario, utilizzato per conservare i dischi fonografici; con funzione di agg.: album p.; scaffale portadischi. ...
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filtro1
filtro1 (ant. féltro) s. m. [dal fr. filtre, a sua volta dal lat. mediev. filtrum, che ha la stessa origine di feltro]. – 1. Nome che designa, in genere, un corpo di materiale opportuno (panno [...] . Usati soprattutto in fotografia e in cinematografia sono i f. di luce, o f. ottici, mezzi trasparenti (per lo più dischi di vetro, plastica o gelatina) atti a modificare le proprietà della luce che li attraversa e quindi a ottenere immagini dalle ...
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yo-yo
yò-yò (non com. iò-iò) s. m. [dall’ingl. yo-yo ‹i̯óu i̯óu›, prob. voce di origine filippina], invar. – Nome commerciale di un giocattolo costituito da due spessi dischi o coni di legno o plastica, [...] con diametro per lo più di circa 5 cm, uniti tra loro al centro per mezzo di un piccolo asse intorno al quale è avvolta, fissata per un’estremità, una cordicella lunga circa un metro: una volta arrotolata ...
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DOS
〈dòs〉 s. m. – Sigla della locuz. ingl. Disk Operating System 〈disk opërèitiṅ sìstem〉 «sistema operativo a disco», con cui si indica in informatica una classe di sistemi operativi in grado di gestire [...] memorie di massa ad accesso diretto (dischi, tamburi, ecc.), e talvolta residenti essi stessi su disco. ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi [...] interi (in quest’ultimo caso il comando può essere affidato a un tasto da manovrare manualmente) che impedisce la cancellazione di dati o la riscrittura della zona stessa; è un automatismo delle macchine ...
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Dischi ricavati dalla conchiglia Tridacna, per lo più decorati con intagli sovrapposti di tartaruga raffiguranti personaggi mitologici, portati sulla fronte o sul petto da varie popolazioni melanesiane (Isole Salomone, Arcipelago di Bismarck...
Dischi ornamentali di varia materia, soprattutto metallo, usati nell’antichità su corazze o bardature di cavalli.
A Roma, al tempo di Polibio (2° sec. a.C.), le decorazioni erano concesse al cavaliere che aveva riportate le spoglie di un nemico;...