falera
fàlera s. f. [dal lat. phalĕrae f. pl., gr. ϕάλαρα neutro pl., der. di ϕάλος «cimiero»]. – Nome dei dischi di varia materia, ma specialmente di metallo, usati nell’antichità a scopo ornamentale [...] su corazze o bardature di cavalli, e concessi come decorazioni a cavalieri, a soldati e graduati di truppa, e anche collettivamente ad ali e coorti ...
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supporto
suppòrto (ant. o raro soppòrto) s. m. [dal fr. support (der. di supporter «sopportare, sostenere», che è dal lat. supportare: v. sopportare)]. – 1. Elemento di sostegno, struttura o dispositivo [...] stampa, dispositivo o elemento di macchina su cui vengono registrati o stampati segnali o informazioni codificate (soprattutto nastri o dischi magnetici). 2. fig. Dato, elemento di sostegno a quanto si afferma o si ipotizza (sinon. meno com. di base ...
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floppy disk
〈flòpi disk〉 locuz. ingl. (propr. «disco flessibile»; pl. floppy disks 〈... disks〉), usata in ital. come s. m. – In informatica, disco di sostanza plastica ricoperta di un materiale magnetizzabile, [...] alfanumerici, soprattutto nel caso di elaboratori elettronici di piccole dimensioni (il diametro è di 3,5 pollici, cioè circa 9 cm, e il disco è alloggiato in una custodia chiusa di plastica rigida; la prima versione di tali memorie era costituita da ...
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discografia
discografìa s. f. [comp. di disco e -grafia; il sign. 2, sull’esempio di bibliografia]. – 1. La tecnica e l’attività industriale della fabbricazione, incisione e riproduzione dei dischi fonografici. [...] 2. Elenco di incisioni fonografiche relative a un’opera, a un autore, a un esecutore ...
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discografico
discogràfico agg. e s. m. [der. di discografia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che riguarda la produzione e diffusione dei dischi fonografici: casa d., incisioni d.; lo sviluppo dell’editoria discografica. [...] 2. s. m. (f. -a) Chi svolge attività nell’industria del disco, chi opera nel settore discografico. ...
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scifozoi
scifożòi s. m. pl. [lat. scient. Scyphozoa, comp. di scypho- «scifo-» e -zoa (v. -zoo)]. – Classe di animali marini cnidarî, per lo più pelagici, che comprende le comuni meduse: hanno sessi [...] polo, assumendo forma di polipo con 16 tentacoli (scifistoma); questo si accresce, perde i tentacoli e si segmenta in tanti dischi (strobilazione), ciascuno dei quali in seguito si stacca, si capovolge e, successivamente, diventa una medusa libera. ...
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noria
nòria s. f. [dallo spagn. noria, che è dall’arabo nā῾ūra]. – 1. Macchina per sollevare acqua e materiali incoerenti (come sabbie, cereali e sim.), che consta di una serie di secchie fissate a distanze [...] che lo raccoglie. In partic., n. a rosario, quella in cui il sollevamento del liquido è ottenuto mediante una serie di dischi d’acciaio, con guarnizioni di gomma sui bordi, che, trascinati da una catena, si muovono all’interno di un tubo immerso ...
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cembalo
cémbalo (pop. tosc. cémbolo) s. m. [lat. cymbălum, dal gr. κύμβαλον]. – 1. Nome generico con cui già anticam. si indicarono varî strumenti a percussione, e più tardi anche strumenti a corda e [...] sopra con le nocche delle dita. 2. Al plur., cembali, strumento usato anticam. nei baccanali dai coribanti, formato di due dischi concavi di metallo, che percossi insieme davano un suono acutissimo. Per le locuz. fig. avere il capo, essere col capo ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. [...] (sinon., in questi casi, di conio), le m. di piccole terracotte in bassorilievo, le m. dei dischi fonografici, ecc. In partic., nella tecnologia meccanica, elemento metallico, generalmente fisso, che, nelle operazioni di imbutitura, trafilatura ...
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Dischi ricavati dalla conchiglia Tridacna, per lo più decorati con intagli sovrapposti di tartaruga raffiguranti personaggi mitologici, portati sulla fronte o sul petto da varie popolazioni melanesiane (Isole Salomone, Arcipelago di Bismarck...
Dischi ornamentali di varia materia, soprattutto metallo, usati nell’antichità su corazze o bardature di cavalli.
A Roma, al tempo di Polibio (2° sec. a.C.), le decorazioni erano concesse al cavaliere che aveva riportate le spoglie di un nemico;...