personalita
personalità s. f. [dal lat. tardo personalĭtas -atis, der. di personalis «personale1»]. – 1. non com. L’esser personale, tipico, caratteristico di una singola persona: la p. di un’opinione, [...] teoria della p.; classificazione, tratti distintivi, fattori della p.; p. normale, equilibrata, psicopatica; dinamica e sviluppo della p., disturbi della personalità. Nell’uso com., avere una p. forte, decisa, una notevole p., avere spiccate doti di ...
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circolatorio
circolatòrio agg. [der. di circolare2]. – Che riguarda la circolazione, soprattutto con riferimento al sangue (più raram., che concerne la circolazione stradale, monetaria, ecc.): disturbi [...] c.; alterazioni circolatorie. Apparato c.: sistema di vasi nei quali circolano i liquidi nutritizî, cioè il sangue e la linfa; consta, nei vertebrati, di un organo propulsore, il cuore, delle arterie, ...
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antiulcera
(anti-ulcera), s. m. e agg. inv. Farmaco che previene o cura l’ulcera; a esso relativo. ◆ La speranza ha un nome: Nexium. È il marchio con cui andrà in commercio, tra pochi mesi, la nuova [...] (incremento di spesa del 53 per cento), le statine (34.69 per cento), gli antiulcera (25.2 per cento), per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie (17.5 per cento), antidepressivi (11 per cento). Molti di questi sono proprio i farmaci che gli ...
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concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. [...] intr. pron., aver termine, o avere una determinata conclusione: il congresso si è concluso ieri con una relazione sui disturbi dell’apprendimento; la vertenza si è conclusa in modo onorevole per tutti e due gli avversarî. b. Fare, effettuare qualche ...
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sociopatologia
sociopatologìa s. f. [comp. di socio- e patologia]. – Branca della psicologia applicata allo studio dei disturbi che possono conseguire ai rapporti tra l’individuo e l’ambiente sociale [...] cui appartiene ...
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socioterapia
socioterapìa s. f. [comp. di socio- e terapia]. – Forma di psicoterapia che si propone l’attenuazione dei disturbi mentali mediante l’inserimento del malato in un gruppo sociale appositamente [...] costituito e il successivo sfruttamento delle interazioni psicologiche che si sviluppano tra il malato e i varî elementi del gruppo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] ); ora pensa a guarire, per il lavoro c’è sempre t. (o sei sempre in t.); ma c’era t., non occorreva che si disturbasse a venire apposta!; pensavo che il t. davanti a me fosse sterminato, che tutto fosse ancora da venire, che c’era t., c’era sempre ...
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vampa
s. f. [der. di vampo]. – 1. Grande fiamma: le v. dell’incendio si alzavano a lambire il tetto; aria infuocata che proviene da materiali ardenti o in genere da sorgenti di intenso calore: le v. [...] : è manifestazione di ordine neurovegetativo tipica della menopausa, ma si manifesta anche come conseguenza di fattori emotivi o disturbi nervosi. b. Sentimento o impulso sentimentale ardente, incoercibile: le v. dell’amore, della passione; mia donna ...
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deformita
deformità s. f. [dal lat. deformĭtas -atis]. – L’essere deforme, riferito quasi esclusivam. al corpo umano o animale. Il difetto stesso che altera sgradevolmente l’aspetto di una persona; in [...] leporino) o acquisita (per es., il rachitismo, la scoliosi), dalla normale forma di singole parti o dell’intero organismo, in seguito ad alterazioni anatomiche o anche a disturbi funzionali che si riflettono sulla forma. In senso fig., vizio morale. ...
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vampirismo
s. m. [der. di vampiro]. – 1. Nelle tradizioni popolari, nella letteratura, nel cinema, l’essere un vampiro, il comportarsi da vampiro: storie, racconti di v.; la fortuna del v. nel cinema [...] dell’orrore, nella narrativa nera. 2. In psichiatria, perversione psicopatologica, legata a profondi disturbi della sessualità, che spinge il soggetto a un periodico e compulsivo bisogno di bere sangue umano. ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini alimentari (anoressia, bulimia);...
I disturbi dell'a. costituiscono una classe di patologie presente nei Paesi economicamente avanzati, direttamente o indirettamente correlata a una disponibilità di cibo superiore al fabbisogno individuale. La facile reperibilità di cibo, che...