monottongo
monottòngo s. m. [dal gr. μονόϕϑογγος «d’un suono solo», comp. di μονο- «mono-» e tema di ϕϑέγγομαι «emettere un suono»] (pl. -ghi). – In linguistica, la vocale semplice, quando si consideri [...] in contrapp. a un dittongo: il dittongo latino «au» dà in italiano il monottongo «o». ...
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scuotere
scuòtere (pop. o poet. scòtere) v. tr. [lat. tardo *exquŏtĕre, rifacimento del lat. excutĕre (comp. di ex- e quatĕre «scuotere»)] (io scuòto, ecc.; pass. rem. scòssi, scotésti, ecc.; part. pass. [...] [scuotiamo, ecc.], che oggi tendono a prevalere, contro la tradizionale norma del dittongo mobile). – 1. a. Agitare, muovere, scrollare con violenza e con energia in senso orizzontale o verticale, o anche in tutti e due i sensi: le ondate scuotevano ...
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psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente [...] sia le tre seguenti che ne derivano dando la priorità, sia pure soltanto di collocazione alfabetica, alle forme senza dittongo, psicanalisi, psicanalista, psicanalitico, psicanalizzare, più frequenti nel linguaggio comune (le sole in uso, per es., in ...
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muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, [...] [muoviamo, ecc.], che oggi tendono a prevalere, contro la tradizionale norma del dittongo mobile). – 1. tr. a. Mettere in moto, o spostare da un luogo a un altro un oggetto per sé inerte: il mobile è troppo pesante, non riesco a muoverlo; col ...
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cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media [...] per cui una vocale si divide in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo. Il fenomeno è esploso negli ultimi 12 mesi anche su piattaforme come TikTok [...]» (Fanpage.it, 16 giugno 2022). Va notato che ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] . 4 b l’accr. leggeróne (con il f. leggeróna). Negli alterati, così come nel superl. leggerissimo e nei derivati, non si ha il dittongo ie (che del resto nella stessa forma leggiero è ridotto a mera grafia, essendo l’i muto ormai da secoli). ◆ Avv ...
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legnaiolo
legnaiòlo (letter. legnaiuòlo) s. m. e agg. [der. di legno]. – 1. s. m. a. Artigiano che lavora il legno, falegname (oggi s’intende soprattutto chi fa lavori grossolani di falegnameria): di [...] vidi l’ape legnaiola Celare il corpo che riluce (Pascoli). ◆ Anticam. fu in uso anche una forma legnaiulo, con riduzione del dittongo uo a u (v., per questo fenomeno, l’annotazione a figliolo): voi sapete bene il legnaiulo di rimpetto al quale era l ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] alcuni conservano nelle preposizioni composte con l’articolo i (ai, dei, ecc.) la forma apostrofata (a’, de’, ecc.), conforme alla pronuncia toscana, spec. davanti ad altro monosillabo che contenga un dittongo discendente: a’ suoi be’ dì (Carducci). ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] che, almeno teoricamente, potrebbero essere scambiati per bisillabi (chiù, piè, più, può, e anche ciò, già, giù, che contengono dittonghi apparenti, ma non qui e qua dove non può esserci equivoco). È inoltre facoltativo segnare l’accento per indicare ...
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presedere
presedére v. intr. (coniug. come sedere). – Variante, non più in uso, di presièdere (e di cui alcune forme rizoatone, come presedeva, presederà, presedesse, possono essere intese come modificazioni [...] del tema presied- per la legge del dittongo mobile): la sala del comitato, al quale presedeva, era affollata di gente (Manzoni). ...
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Gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. Una delle due è vocale sillabica, l’altra può essere sia vocale vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante. Il d. è ascendente se la vocale sillabica è la seconda;...
DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una...